Camolese: "Non è l'ultima spiaggia"
dC’è un giallo legato alla disponibilità di Marcelo Zalayeta che nella notte di giovedì ha subito un furto nella sua abitazione, a Pozzuoli, dopo essere stato narcotizzato, secondo quanto dichiarato dallo stesso giocatore. Ieri mattina, il Napoli s’è messo in contatto con gli uffici della Federazione per avere il via libera per la convocazione dell’attaccante. Una richiesta che s’è resa necessaria perché, paradossalmente, se Zalayeta venisse indicato dall’antidoping per il test nel dopo partita, il responso potrebbe risultare positivo. Le sostanze narcotizzanti, infatti, incrementano le prestazioni fisiche così come le stimolanti.Ieri pomeriggio, Zalayeta, s’è allenato e risulta tra i convocati di Donadoni per la gara col Torino. «Se è convocato, vuol dire che è disponibile», ha detto l’allenatore. Dunque, il club avrà avuto il via libera dalla Federazione e l’uruguaiano potrebbe giocare dal primo minuto dopo l’esclusione di Lecce. Un provvedimento adottato dalla società dopo che non s’era presentato per 2 giorni agli allenamenti senza permesso e senza dare giustificazioni.
Calma e gesso Predica pazienza e calma, Giancarlo Camolese. Teme che il suo Toro vada fuori giri e quindi frena: «Non ci giochiamo tutto, non siamo ancora all'ultima spiaggia: dopo Napoli davanti avremo altre 2 partite, quindi nulla sarà ancora deciso». Nel ritiro della Borghesiana ha lavorato sulla testa della truppa, per controllarne le emozioni: «Sarà la partita della pazienza, che si può vincere anche all'ultimo minuto ». Dopo aver riproposto Franceschini, stavolta - se Natali alzerà bandiera bianca - rilancerà Pratali che non gioca titolare da quattro mesi. «Voglio vedere una squadra corta e compatta, mai sfilacciata. Dovremo correre e far correre la palla con intelligenza».