Calcio scommesse, Padova trema. Nel mirino del Gip l'accordo con l'Atalanta
Si teme l'arrivo di un terremoto in casa patavina, implicata nel caso delle scommesse sulle partite di calcio. Alcuni testimoni chiave stanno cedendo, oltretutto nelle ultime ore sono spuntate nuove caldissime intercettazioni. E nel mirino c'è sempre di più quel Padova-Atalanta del marzo scorso: nei tabulati dell'ordinanza del Gip di Cremona è visibile una telefonata effettuata da Cristiano Doni ad un'utenza mobile intestata alla società "Mdf Italia Spa" di Milano, il cui presidente è Isidoro Fratus, attuale consigliere atalantino. Un dettaglio di grande importanza, considerando che l'ex capitano dei bergamaschi, per chiamare, ha utilizzato la scheda romena nel tentativo di non essere intercettato. Su questa scheda Doni riceveva chiamate da cabine telefoniche e sms prima dell'inizio delle partite sotto inchiesta, tra cui Padova-Atalanta. Su questa partita, infatti, il Gip di Cremona ha evidenziato che "si tratta di una partita che, secondo quanto si desume dalle intercettazioni, ha visto raggiunto l'obiettivo che le squadre stesse si proponevano. L'esistenza di un accordo tra le due società è sostanzialmente confermato dalle dichiarazioni rese in occasione degli interrogatori".