Cairo non ci sente sull'azionariato popolare
Anni fa, durante i tempi bui di Cimminelli, c'erano state due iniziative, poi finite nel nulla, per un azionariato popolare al Torino. I tempi non erano ancora maturi, tuttavia i tifosi da soli avrebbero potuto fare ben poco, per cui ci voleva un imprenditore che si prendesse carico della maggioranza delle azioni, poi avrebbero potuto intervenire i tifosi con le loro sottoscrizioni. Ora si riparla di questo progetto, ma Cairo non sembra affatto d'accordo a dividere oneri ed onori con i tifosi, come si legge su Repubblica: "L´azionato popolare mi sembra un modo per scaricare sui tifosi delle perdite economiche che è giusto che mi accolli io. Nel calcio, comunque, si comanda una alla volta. Voglio avere la possibilità di rimediare ai miei errori".