Cairo, lascia o raddoppia?

27.04.2011 14:08 di Marina Beccuti   vedi letture
Cairo, lascia o raddoppia?
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Il presidente granata non è protagonista di un quiz, ma lascia aperte molte strade sul suo futuro al Torino. Un paio di mesi fa aveva annunciato, per la seconda volta, di vendere la società granata. Ora sembra che Cairo possa nuovamente tornare sui suoi passi. Diciamo che è allettante l'idea di una Cittadella granata e la possibilità di poter avere uno stadio di appartenenza, soprattutto in virtù del fatto che il calcio italiano può salvarsi dalla bancarotta solo con stadi di proprietà, dove fare business e autofinanziare le società. E' vero bisogna mettere sul piatto della bilancia tanti soldini, per questo a Cairo servirebbe essere affiancato dalla famosa Fondazione proposta da Boglione, oppure da una cordata di altri imprenditori. Il Filadelfia ricostruito serve più di tutto per la storia e per raccogliere i tifosi. L'area del Combi può essere utile per riunire tutto il settore giovanile, mentre l'Olimpico diventerebbe uno stadio moderno, dove aprire negozi legati ai colori granata, con annessi ristoranti, bar, magari un hotel e così via (pur con i vincoli che non permettono una commercializzazione smisurata). E' giusto che Cairo valuti la situazione e l'eventuale business lo porti avanti lui.

Una proposta del genere è allettante per tutti e con queste premesse non dev'essere nemmeno difficile vendere. Ma un conto è mettere sul mercato una squadra in bilico tra la A e la B, senza nessun immobile e con pochi giocatori di valore sul mercato, un conto è vendere una società proprietaria di immobili di un certo peso. Ma venendo alla realtà più attuale, il giornale "Nuova Società", che pochi mesi fa aveva parlato di un interessamento della famiglia Gavio (gente che di costruzioni se ne intende), ha scrito che potrebbe esserci un incontro a breve con i vertici della Red Bull, che verranno a Torino sabato per la kermesse di F1. Si parla di cessione al gruppo austriaco ma, se mai dovesse esserci l'atteso incontro, potrebbe essere anche di altro livello, magari chiedendo una cospicua sponsorizzazione, del genere mettere il loro nome allo stadio (come Fly Emirates per l'Arsenal) in cambio di tanti soldi da investire nella squadra e nelle strutture. Un'idea altrettanto allettante.