Bremer sta scalando le gerarchie e Djidji ha un rivale temibile

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Non capita spesso che un allenatore tessa le lodi di un giocatore, ma nel caso di Bremer mister Mazzarri non lesina gli elogi e gli attestati di stima.  Anche ieri nella conferenza stampa di presentazione della partita d’andata del terzo turno di qualificazione all’Europa League Mazzarri non si è sottratto alla domanda sul giovane difensore: “Posso dire che questo ragazzo a me e al mio staff ha dato le maggiori soddisfazioni perché quando è arrivato si vedeva che era bravo in fase difensiva, ma era molto timido con la palla e per essere ad alti livelli bisogna sapere impostare anche il gioco da dietro e lui in questo doveva un pochino migliorare. Ha fatto dei progressi pazzeschi e, anzi, abbiamo corso il rischio che da quando ha fatto vedere che sa giocare la palla meglio degli altri, con grande sicurezza, si dimenticasse delle fase difensiva  come almeno per un tempo ha fatto nella prima partita quando ha scordato la grande attenzione che aveva nella fase difensiva poi l'ha ripresa subito a Debrecen. Questo per dire che è un giocatore sul quale si può contare e per me è un titolare, come tutti gli altri della rosa corta. Abbiamo trovato un grande giocatore che ci darà garanzie ed è molto giovane, quindi, ha ancora margini di miglioramento”.

Tempi duri quindi per Djidji che è fuori da fine aprile quando ha dovuto sottoporsi ad un intervento chirurgico, meniscectomia laterale selettiva, per risolvere il problema al ginocchio destro che lo affliggeva già prima del suo arrivo a Torino. Con la crescita di Bremer quando il francese naturalizzato ivoriano tornerà a disposizione, dovrebbe avvenire in tempi brevi, dovrà vedersela con il giovane compagno per avere un posto in campo.