Bianchi, nel mirino Ferrante e Toni
Toro sorpasso, Colantuono record, Bianchi gloria: l’obiettivo primato fa rima con prova di maturità. Battendo l’imbattuta Triestina di Somma - l’ex Empoli, subentrato a Gotti, vanta due pareggi e una vittoria - i granata otterrebbero in un solo colpo tre risultati importanti. Il primo è la testa della classifica, che Di Michele e compagni hanno già occupato per tre settimane: due all’inizio del campionato, una dopo la vittoria di Salerno. Stavolta dovrebbero guardare anche i risultati di Frosinone-Sassuolo e Ancona-Cesena. «Ci spero, ma non è la priorità - così Cairo - il cammino è ancora lungo, l’importante è che quando si sorpassa si riesca poi a mantenere la vetta».
Il secondo stimolo è la ghiotta opportunità di ottenere la terza vittoria di fila, dopo due tentativi andati a vuoto a causa del Brescia (terza giornata) e del Padova (sesta). Colantuono centrerebbe un tris che in casa Toro manca da tre anni - l’ultimo fu Zaccheroni - ma deve guardarsi dai numeri: se il tecnico di Cinecittà non ha mai perso contro la Triestina, il collega di Latina è particolarmente indigesto ai granata, che contro di lui non hanno mai vinto. Stessa sorte è toccata a Colantuono quando ha incontrato Somma: due sconfitte.
Ma a ribaltare le statistiche potrebbe pensarci Bianchi. Il bomber di Bergamo, re della B con nove gol, vorrebbe non fermarsi più. Viaggia ad un gol ogni centodieci minuti: una media pazzesca. E quando rimane a secco, il Toro non vince mai: è accaduto contro Brescia, Padova e Modena. Insegue il record di Ferrante, che nel 1998-99 arrivò a 26 centri. E ha già fatto meglio di Toni, che con il Palermo nel 2003-04 arrivò a 30, ma con una media inferiore rispetto a quella finora tenuta da Rolandinho.
«Trieste è la prova di maturità del Toro», ribadisce Rivalta, pronto al rientro. Contro gli alabardati, sarà sempre una partita speciale.