Allenatori, cambiano tutte tranne il Toro. Ma tenere Mazzarri è giusto

Tra le prime otto della Serie A saranno pochissimi i tecnici che continueranno sulla stessa panchina. Quello granata se l'è meritato
19.05.2019 16:57 di  Federico Danesi   vedi letture
Allenatori, cambiano tutte tranne il Toro. Ma tenere Mazzarri è giusto
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Il paradosso del prossimo calciomercato? Il Toro, ma in positivo. Perché per quanto possa suonare strano, al momento è l'unica società che non cambierà allenatore comunque vada a finire perché con Walter Mazzarri è arrivato il massimo possibile mentre (quasi) tutte le altre lo faranno oppure hanno in programma di farlo. La prima mossa è stata quella della Juventus, nemmeno troppo sorprendente, e a pioggia arriverà anche la concorrenza. La soluzione per la panchina bianconera non sarà necessariamente italiana, ma cambia di nulla la sostanza. E lo stesso farà l'Inter pronta ad abbracciare Antonio Conte, la Roma che ha in ballo Maurizio Sarri e Gian Piero Gasperini, l'Atalanta di conseguenza che potrebbe virare su Simone Inzaghi se non arrivasse la chiamata di Agnelli, il Milan che con Gattuso rischia di fallire l'obiettivo principale della Champions League e la Lazio perché sembra chiaro che Inzaghino cambierà aria, Rimarrebbe giusto il Napoli che non muoverà foglia a meno di un clamoroso dietrofront di Ancelotti, il più desiderato da Cristiano Ronaldo a Torino. Ma essere usciti dalla corsa scudetto già un paio di mesi fa e dalla Champions al primo turno, oltre alle prestazioni degli ultimi tempi offerte dalla squadra, anche da quelle parti hanno fatto storcere il naso ai tifosi. Ha fallito Eusebio Di Francesco a Roma, lo stesso ha fatto Stefano Pioli a Firenze, giusto per citarne un paio che nemmeno hanno visto il traguardo del campionato. Numeri alla mano, invece Mazzarri al Toro no. Al momento è il miglior tecnico per il progetto che la società sta portando avanti, che non significa essere aziendalista o troppo ossequioso. Semplicemente il tecnico livornese ha fatto tesoro di partite allenate ed esperienze maturate, dopo essere rimasto scottato a Milano e poco soddisfatto nell'area londinese di Watford aveva bisogno di rilanciare la sua carriera e ridestare il Toro. Chiuderà una stagione da record per il club, una stagione buona per lui, con la prospettiva se veramente non gli smonteranno il giocattolino di arrivare al via della prossima con un'ossatura ottima. Francamente difficile chiederli di più.