Aldo Grasso, Cairo tra il Toro e La7
Aldo Grasso, critico televisivo per il Corriere della Sera, è stato intervistato dal Tuttosport sia sul Toro che sulla reale possibilità che Urbano Cairo possa acquistare La7. Aldo Grasso è anche un grande tifoso granata e così vede la situazione: "La7 ha fama di essere un po' snob, per un pubblico non molto numeroso mentre Cairo, come linea editoriale nelle sue pubblicazioni, adotta una linea ultra popolare, spesso trash, per cui è difficile immaginare cosa potrebbe succedere. In realtà realizzerebbe il sogno della sua vita. Spero che non si dimentichi del Torino". Sugli effetti positivi che potrebbero ricadere sul Torino, ha detto: "Non so, penso che le amichevoli d'estate invece di vederle su Sportitalia le vedremmo su La7 e mi sembra già un passo avanti, ma non so. Certo che come immagine, in generale, potrebbe beneficiarne anche il Torino. Ma allargando così considerevolmente il suo raggio d'azione, Cairo dovrebbe mettersi in testa la necessità di delegare molto di più. Secondo me il guaio principale del Torino in questi anni è stato questo, il presidente non si è mai fidato di altri se non di se stesso. Appena acquistò il Toro, gli raccomandai di prendere Renato Zaccarelli nelle vesti di direttore generale ma non ci fu verso. Nel calcio chi possiede club ha paura che gli ex calciatori possano oscurare la loro fama o celebrità. E successo al Milan con Rivera e recentemente alla Juventus con Del Piero. Ripeto, se Cairo dovesse allargare il raggio d'azione allora dovrebbe delegare a gente competente e di fiducia la gestione del Toro. Cairo per bravo che sia, vive pure lui giornate di 24 ore".