Sensounico, a suon di Toro. Nessuna certezza

07.04.2014 11:58 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Nessuna certezza
© foto di Sensounico

Nessuna certezza era il titolo del singolo dei Tiromancino, eseguita anche in una versione con Elisa e Meg.

Nella vita di tutti i giorni non c'è  nessuna certezza, cosi come nella musica, così come nello sport o nel lavoro (e di questi tempi ahimè soprattutto in quest'ultimo la cosa sta assumendo contorni devastanti). Ma ci sono alle volte alcuni accadimenti che possono celare delle assolute certezze, delle conferme mascherate da casualità, che confrontante con situazioni passate, possono essere definite precise ed anche  accurate, dandoci conferma della  certezza (ok...poso la birra....).

Iniziamo da una prima certezza estrapolata dal "Massimino": Moretti è un essere umano. Sempre perfetto durante tutto il campionato, 12 giorni per tornare in campo dopo l'operazione al menisco, media voto che va dal 6.5 al 7.5...insomma, il dubbio che fosse un cyborg si stava instillando nella mente di chi scrive.Meno male che un erroraccio lo ha fatto pure lui.

Seconda certezza: Meggiorini non è una punta e quando fa la punta (cioè segna), l'arbitro gli ricorda che non lo è ed annulla.

Terza certezza assoluta: Glik non segnerà più per il resto del campionato. E dire che il difensore centrale spesso ha più occasioni delle punte, eppure neanche a 22 centimetri dalla porta riesce a buttarla dentro: alle volte lo sbaglio è dovuto a tocchi non propriamente morbidi, altre volte il portiere avversario si inventa portiere da Hockey e respinge un gol già fatto... insomma il Capitano si sta giocando testa a testa l'Oscar della sfiga con Meggiorini.

Quarta certezza: Immobile è il Re Mida del gol. Anche giocando una partita bruttarella, con poche palle giocabili dal numero 9 granata, tocca un pallone e fa 2 a 1. Un tiro preciso ma lento lento lento.... che si insaccca e lo incorona capocannoniere della serie A. E se non  basta manco questo a convincere Prandelli...

Quinta certezza: Prandelli porterà Osvaldo ai Mondiali.

Sesta certezza: se il Toro non gioca, rischia di perdere. Più che una certezza, è un'ovvietà.

Settima certezza: El Kaddouri nell'arco di una partita (diciamo 90 minuti + recupero) mi fa provare tutti i sentimenti di cui un essere umano è capace: rabbia, ferocia, tristezza, gioia, immensa gioia, delusione, esaltazione, etc etc.... insomma, la sua discontinuità nell'arco della partita stessa è una certezza.

Ottava certezza: Ventura allenerà il Toro anche il prossimo anno coadiuvato da Petrachi Ds. E dopo il 4-2-4 e il 3-5-2 (Alessio lo definisce 3-5-1-Cerci....?!?), chissà quale modulo adotterà il prossimo anno. Intanto ci si porta a casa già un altro straniero che speriamo confermi il buon fiuto avuto da Petrachi in quest'ultimo anno con gli stranieri.

Nona certezza: in Vaticano stanno preparando gli incartamenti per la beatificazione del Torino Fc. Il miracolo in questione è il saper resuscitare i morti : vista la partita dell'Inter col Bologna ed il Bologna stesso, solo il Torino poteva lasciare 6 punti a queste due squadre nel girone di ritorno...e quasi quasi pure tre al Catania.

Decima certezza: chi la fa l'aspetti. Mascara nel 2008 rideva durante un'intervista rilasciata a Sky, dicendo che i biscotti a Catania si mangiavano e non si facevano. La partita finì 3 a 1 per il Bologna e il Torino retrocesse per stagnare in serie B tre anni...che dire? BBBBBBBBBBBBuona fortuna!

Davide dei Sensounico