Sensounico, a suon di Toro. Le parolacce e la musica

04.11.2013 11:38 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a suon di Toro. Le parolacce e la musica
© foto di Sensounico

Molti gruppi rock utilizzano o hanno utilizzato “parolacce” nei testi delle loro canzoni. Possiamo scomodare Jim Morrison, che non riusciva a terminare un concerto per il suo sproloquio volgare, oppure Marco Masini che un po’ di anni fa trovò un filone “volgare” dando addirittura il titolo alle proprie canzoni con le parolacce: “Vaff…”, “Bella stron…” etc etc. Per l’ultimo esempio che ho utilizzato  vi autorizzo a dirmene qualcuna!

Perché nella giornata del sontuoso pareggio contro la “Maggica” dei record, parlo di parolacce? Non perché io sia una persona particolarmente volgare (le utilizzo nel gergo comune come la maggior parte delle persone che stanno  leggendo e addirittura  qualcuna in meno di chi va solitamente allo stadio), ma la parolaccia è un rafforzativo che mi sembra adeguato per i pensieri che andrò ad esprimere.

Un bel porca…miseria per aver  regalato un Barreto inesistente per più di un tempo alla capolista e aver lasciato Immobile in panchina nel momento di forma, ma soprattutto di continuità, che sta trovando coi suoi gol negli ultimi tempi; oltre che una mossa inconcepibile può essere definito un azzardo (notato lo stacco di testa sulla respinta di De Sanctis su tiro di Meggiorini del nostro numero 10?) che fortunatamente non ha creato danni…ma nemmeno migliorie..

Un porca… puzzola per il gol nuovamente regalato in maniera  a dir poco ingenua, con un taglio in area che neanche mia nonna avrebbe lasciato fare (e mia nonna non aveva grandi “conoscenze” tattiche!). Dover sempre recuperare alla fine stanca… se non i giocatori, sicuramente le nostre coronarie.

Un Caaaaa…volo per il mercato estivo: se Cerci fosse affiancato da un paio di giocatori  di pari livello, sarebbe tutto un altro campionato e a quest’ora si potrebbe parlare di impresa della Roma che ha strappato un pareggio a Torino contro il Toro. Inoltre vorrebbe poter aver tutt’altro peso il prossimo anno nel trattenere un Cerci ormai lanciato nell’orbita dei Top player europei.

Un bel vacca… trolley a Meggiorini: ma perché prestazioni di questo genere le tira fuori una volta ogni 14 partite? Neanche la cometa di Halley appare con così poca continuità. Il tiro al volo incrociato fa capire che i numeri li può anche avere, sia come terminale offensivo e  sia come assist man (davvero pregevole il pallone conquistato per il gol di Cerci)… per non parlare della grinta profusa in tutti i 94 minuti.

Un bel cazz…otto agli arbitri e alla prestazione dei granata: ai primi perché è davvero avvilente vedere come tre interventi simili vengano giudicati in maniera così discordante: a Napoli rigore, a Livorno rigore, a Torino non rigore anche se il mani di Balzaretti (scusate la parolaccia) è decisamente più volontario di quello di Glick a Napoli. Possibile che non ci sia la possibilità di avere un metro unico ed univoco?

Alla prestazione, perché con questo piglio non avremmo perso così tanti punti per strada: la Roma ci ha insegnato come si ferma una azione offensiva avversaria stando col giocatore a terra con le mani sulla testa, come si butta fuori un pallone per sostituire un proprio giocatore, come non si prendono i gialli pur giocando con le mani per la maggior parte del tempo…

Ed allora sapete che vi dico? Andate tutti a … Cagliari che ci portiamo a casa i tre punti!

Buona settimana a tutti!

Dave dei Sensounico