San Nicola, calcio non pervenuto

22.04.2012 19:12 di  Marina Beccuti   vedi letture
Fonte: Andrea Morè Toromio
San Nicola, calcio non pervenuto
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E' incominciata la maratona finale, calda e pesante come tutti i finali di stagione italiani.
Sì, è comiciata e noi tifosi siamo già bolsi prima di incominciare, presi in ostaggio da una passione senza logica, siamo pronti Noi a sopportare questo massacro più epatico che coronarico fino alla fine. Sempre Noi tifosi veri, solo Noi sino alla fine. Perchè lo spettacolo e la partecipazione onesta e meritevole è "da mo'" che hanno lasciato spazio al superspot di Sky, bisogna dirlo non tanto per essere retorici ma per tenerlo al meno a mente.


Lo spettacolo del San Nicola di ieri, completamente vuoto, era, direi, squallido ed espressione perfetta di un sogno megalomanico quello del calcio che ha creato mostri che lo hanno distrutto, la cornice del quadro erano gli insulti dei pochi ultras presenti verso Parisi, membro pare della banda corrotta dagli stessi Ultras baresi... La partita era incominciata già male con un mezzo minuto di silenzio dedicata "al Moro" per ridare un aspetto umano, perso da almeno quarant'anni dal sistema calcio, trenta secondi malcontati, non uno di più, "che poi si rovina lo spettacolo e magari si incomincia a riflettere, non si voglia mai...".


Poi si incomincia per davvero e la partita è brutta, ma brutta più per mancanza di emozioni che per scarso impegno, senza anima, come è il calcio di oggi. Ventura si premura sempre di avvertirci che la B è spesso brutta, ma non è solo la B è il calcio che ha perso l'anima ed ora anche il corpo, credo di essere incontestabile se affermo che i troppi interessi legati all'ipersfruttamento dello spettacolo sportivo abbiano portato solo il vuoto e tolto ogni spettacolarità e licenza potetica al pallone.


Veramente c'è proprio più poco da salvare, tra posti numerati, altoparlanti che ti rincoglioniscono prima della partita, giocatori che non si riconoscono più nei valori delle squadre dove giocano perchè sempre con le valigie in mano ed i piedi in cerca di records personali, calcioscommesse, posticipi, anticipi, arbitraggi approssimativi ed autoritari oltre il lecito, gioco lento e pesante: non trovo veramete più gusto...ed è appena cominciata la maratona.....volesse Dio, "Dio che siamo Noi", che rinascesse "La Maratona" quella vera, forse avrei acora qualche stimolo per venire allo stadio...


Veramente un brivido lo abbiamo avuto a tre minuti dalla fine quando Mirko Puskas Antenucci invece che passare la palla a Sgrigna o Bianchi si è incartato come al solito, spassionatamente dico che era da togliere subito dal campo ma credo che Ventura piuttosto che togliere Antenucci preferirebbe evirarsi, comunque, almeno un brivido ed una incazzatura la abbiamo avuta:"coraggio amici miei per quest'anno solo più nove partite ed è finita, Deo Gratias...".


Ci rimangono solo le tabelline ed i conteggi a ritroso verso la fine di questo campionato che sboccerà nel campionato d'Europa per Nazioni e credo sarà questo un tappo sulle nefandezze del calcioscommesse come fu il campionato del mondo su quelle di calciopoli, ma non si sa mai...


Mi sa che gli unici che potranno salvare il calcio una volta che anche questo sistema fallirà come  tutti i sistemi attuali di interpretazione e controllo del creato, saremo Noi appassionati sinceri a riprendere i cocci del giocattolo per confezionarne uno più a nostra immagine e somiglianza, noi Uomini capaci di regalarci nuovamente delle emozioni sincere una volta smesso di raccontarci balle.


Intanto forza Toro che: "mercul a j'è la Reggina e n'ta vagné".