Pontoni, ct azzurro udinese del ciclocross ed ex iridato: "Innamorato del Toro da bambino"
Daniele Pontoni, friulano doc, una vita nel ciclocross. Prima da atleta, campione del mondo nel 1992 e poi ancora nel 1997. Oggi invece come ct della Nazionale. ma soprattutto una passione fuori dal ciclismo che si chiama Toro e per questo la partita con l'Udinese, per uno che vive a due passi dal capoluogo friulano, è delicata.
Intervistato da Tuttobiciweb svela tutto: "Merito di mio papà, Angelo, tifoso granata che mi ha raccontato più volte la leggenda del grande Torino. Inoltre quando ero alle elementari l’Udinese giocava in Serie C per cui quasi tutti tifavano Inter, Juve o Milan. Diventò un motivo in più per scegliere il Toro. Come tifoso ha debuttato allo stadio Menti nel Campionato 1974-75: Vicenza – Torino 1–0. Al Comunale di Torino ho esordito nel Campionato '75-'76, quello dello scudetto, Torino-Bologna 3-1, tripletta di Pulici: ero felicissimo. Allora io giocavo portiere nella squadra del mio paese, per cui “Giaguaro” Castellini era il mio idolo".
Oggi cosa pensa di Urbano Cairo e della squadra? "Ha il merito di aver salvato il Torino intervenendo al momento opportuno. Qualche errore l’ha commesso, però quando necessita i soldi li spende, nei suoi limiti sta facendo cose buone. Sabato sarà un match difficile, contro l’Udinese che è reduce da un mezzo passo falso e ora ha esigenza di ottenere dei punti".