Non lo vogliono in A
Luigi Adriani
Il più bell’articolo, l’ha scritto Alberto Manassero sul quotidiano Tuttosport. Un sottotitolo che la dice lunga. Un sottotitolo che rispecchia se non la verità assoluta almeno una ipotesi piuttosto verosimile. Un sottotitolo autorizzato ad esprimersi così da una serie di avvenimenti che un Sistema non dovrebbe permettere accadano. “Non lo vogliono in A”. Un tempo poteva sembrare un teorema oggi è sempre più ragionevole. Per chi non ha letto questo articolo possiamo riportare un passaggio fortemente illuminante. “ Il Torino da fastidio? Ditelo! Il Torino deve stare in B? Ditelo! La milionaria fetta di diritti tv che un Toro in B lascia sul piatto per la golosità delle altre nobili fa gola? Ditelo! Cairo è antipatico? Ditelo! Cairo ha troppo successo nell’editoria e nella pubblicità e deve pagare? Ditelo! Con un Toro in B è più facile comprare Bianchi, Ogbonna e piripacchio? Ditelo! ….Altrimenti ogni silenzio non fa che confermare qualsivoglia dietrologia.” E tutto questo con fatta salva la buona fede di questo e di quello ( vedi per esempio arbitraggio ) si commette o si può commettere ogni sorta di “porcheria” . Il Presidente Corioni si poteva risparmiare di stigmatizzare un suo collega ( il Presidente Cairo ) circa un suo sfogo se non altro legittimo dopo aver visto subire sul campo sorprusi ed atteggiamenti che il naturale arbitro designato non è stato in grado di sanzionare. Colantuono, nella sua intervista rilasciata alle telecamere ha dato prova di una pacatezza ed un equilibrio ammirevole …altro che il consulente Maifredi! Ridicolo e partigiano. Comunque tutte queste riflessioni, come dicevo, divengono oggetto di attenzione non appena il Sistema fa passare certe avvenimenti e certi situazioni. Ed è triste rammaricarsi di tutto ciò nel momento che si parla, non tanto del Sig.Cairo o del Sig. Bianchi o di qualsiasi altro granata in questione, ma quando, in mezzo a questi poco chiari avvenimenti, ci si trova una Società il cui nome è stato vanto dell’Italia calcistica nella sua storia. Il Torino. Il Torino che troppa gente si è dimenticata cosa possa aver rappresentato, il Torino al quale forse l’organizzazione tutta ( a cominciare dalla Federazione ) dovrebbe dedicare maggiore rispetto. E chiudo con una vena polemica, non so se sia giusto, nel caso che certe provocazioni bresciane continuassero, lasciare il loro stadio intitolato a Rigamonti.