Il buio di Padova un pericolo per la gente
Rolando Bianchi ne ha accennato oggi in conferenza stampa, il pericolo che poteva esserci per la gente che era sugli spalti dell'Euganeo, al buio, dove qualche bambino poteva anche farsi male, magari spaventato dalla situazione. A proposito alla nostra redazione è arrivata proprio questa lettera, che ne conferma la problematica.
"Ho letto alcune lettere di tifosi che, come me, hanno notato la gravità della situazione che si è creata allo stadio Euganeo sabato scorso. Ero presente anch'io, insieme a mio figlio di 8 anni. Al momento dell'ultima sospensione mio figlio chiede di andare ai servizi igienici. A quel punto mi accorgo, data l'ora, che lo stadio è stato completamente avvolto dalle tenebre. Non una luce di emergenza che permettesse di spostarsi o defluire in sicurezza. Non abbiamo potuto ovviamente raggiungere i bagni ma la cosa più grave è che
abbiamo dovuto risalire la scala della tribuna alla cieca, facendoci largo fra gli spettatori che occupavano i gradini anzichè il loro posto numerato. Mi domando dove fosssero gli steward.
L'attenzione mediatica si è concentrata sulle condizioni di visibilità sul terreno di gioco e sulla possibilità di proseguire la partita, ma io domando:
1. perchè non c'erano luci di emergenza?
2. cosa sarebbe successo in caso di incendio e quindi di interruzione
dell'illuminazione ordinaria?
3. la responsabilità di garantire il regolare svolgimento della partita non
prevede anche la sicurezza del pubblico?
Se anche il guasto all'illuminazione ordinaria (ovvero del terreno di gioco) non fosse responsabilità dell'esercente ma di terzi (Enel, circo o chiunque altro), l'illuminazione di emergenza per sua natura non può e non deve essere influenzata dal funzionamento di sistemi esterni al controllo del gestore. E dovrebbe essere un fattore FONDAMENTALE al fine di "garantire il regolare svolgimento della gara". Oppure capiremo la considerazione di cui gode lo spettatore presso gli organi competenti.
Cordialmente,
Alessandro