Filadelfia, slitta il Cda della Fondazione e intanto Zunino non si è dimesso
Non c'è niente da fare, quando si parla del Filadelfia i ritardi sono all'ordine del giorno, proprio come dovrebbe essere l'elezione del nuovo presidente, dopo che Zunino aveva deciso di rifiutare l'incarico (a causa delle giuste pressioni della piazza, ndr). Il presidente pro tempore, Gianluca Vignale, aveva convocato il CdA il 4 di novembre, che ora però slitta all'11 novembre (con la festività di mezzo qualcuno potrebbe non essere presente...), così ritarderà il CdF di un paio di settimane e, stando sempre ad alcune indiscrezioni, anche la riunione della Circoscrizione dovrebbe essere spostata dal 6 al 13 novembre, come si legge su Facebook da parte di Mecu Beccaria.
Intanto però, sempre su Facebook, il consigliere del M5S, Vittorio Bertola, aveva chiesto lumi sul bando per eleggere il nuovo presidente della Fondazione Filadelfia alla Giunta, ma la risposta è stata alquanto raccapricciante, ovvero che all'Ufficio Nomine non sono pervenute ad oggi le dimissioni dell'ing. Zunino. E' probabile che arriveranno quando sarà nominato il successore, ma se il bando non viene emesso come si fa a trovare? Si prende tempo per non far uscire dalle casse del Comune la prima trance di un milione di euro dei tre che avrebbero dovuto essere a bilancio, ma a quanto pare non ci sono, usati per altre questioni, cosiddette più urgenti, considerando che le casse del comune del Torino sono rosso cupo?
C'è anche da domandarsi come mai invece ad un capo ultrà della Juventus (consigliere di circoscrizione), venga concessa una parte del Parco della Pellerina per farsi una discoteca all'aperto che dura tre mesi in estate, a ridosso delle case, dove può fare i propri comodi mettendo anche a rischio la salute mentale di chi vive in zona, costretta a subire la sua musica ad alto volume, senza limiti, senza regole. Chi può e chi no, ma adesso il vaso è colmo.