Ferrero e quel Toro che "gioca a occhi chiusi"
Il club di via Arcivescovado celebra oggi la nascita di Luigi Ferrero. Fu uno dei protagonisti di quello che sarebbe diventato il Grande Torino, l'allenatore cui Ferruccio Novo affidò la squadra nel 1945. Poi, dopo il secondo scudetto, decise di passare alla Fiorentina e la sua frase è passata alla storia: “Vado alla Fiorentina, voglio vedere se valgo qualcosa. Il nostro Toro gioca ormai ad occhi chiusi, io qui non servo più". Questo "Il giorno da Toro" apparso a Santo Stefano sul sito ufficiale della società granata: "1904: Nasce a Torino Luigi Ferrero. Giocherà in granata tre stagioni, con presenze singhiozzanti e qualche bel gol, terminando la carriera alla soglia degli anni Quaranta per diventare allenatore. Nell’estate del 1945 il presidente del Grande Torino Novo gli affida lo squadrone che rivince lo scudetto. L’anno dopo, stagione 1946-’47, Ferrero si riconferma tecnico campione d’Italia, ma a fine campionato si separa dal Toro: “Vado alla Fiorentina, voglio vedere se valgo qualcosa. Il nostro Toro gioca ormai ad occhi chiusi, io qui non servo più.”