Elena Rossin: "Toro, grande partenza, poi l'involuzione. Per il Filadelfia va ringraziata anche la passione dei tifosi"

05.03.2016 07:30 di  Claudio Colla   vedi letture
Fonte: LaLazioSiamoNoi.it
Elena Rossin: "Toro, grande partenza, poi l'involuzione. Per il Filadelfia va ringraziata anche la passione dei tifosi"
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La nostra Elena Rossin è intervenuta ai microfoni dell'emittente biancoazzurra Radio Sei, per commentare la vigilia della gara tra Toro e Lazio, insieme al difficile momento granata, concludendo sulla situazione riguardante il nuovo Filadelfia: "Il Torino, sicuramente, era partito con aspettative molto alte, poi è andato sgonfiandosi. Il gioco si è involuto, e sono arrivati pareggi con squadre come il Carpi. In questo senso Torino e Lazio purtroppo sono gemellate, neanche i tifosi granata sono contenti. Non a caso qualche domenica fa è apparso lo striscione che congedava ripetutamente Ventura, e il presidente Cairo a seguito di questo fatto ha dovuto rilasciare interviste a sostegno del tecnico. E la squadra non è comunque riuscita a riprendersi. Nonostante con il Milan si sia visto qualche spiraglio, la formazione ha perso. Sembra una squadra che non ha più la forza e determinazione per fare le cose semplici. Per questo ha un gioco involuto, che spesso porta a un giro palla sterile e fine a se stesso,e i giocatori come Immobile finiscono per rimanere impigliati nelle maglie stesse della squadra, che non portano risultati positivi.

Contestazione a Cairo? Al presidente più che altro si imputa un’eccessiva premura suoi conti: sicuramente i granata hanno subito l’onta del fallimento, però il Torino nelle ultime stagioni ha avuto bilanci positivi, e grandi plusvalenze. I tifosi a fronte di tutto ciò si aspettavano squadre sempre migliorate, anno dopo anno. La società quest’anno si è mossa, forse ha puntato troppo su giocatori che caratterialmente erano ancora un po’ acerbi, e questo non ha permesso di fare il salto di qualità quando la squadra era in difficoltà. A inizio stagione, quando tutto andava bene, i Baselli e gli altri giovani sembravano strepitosi, poi nell’arco del campionato si sono persi. Non c’è una colpa imputabile a un singolo elemento, è un problema generale. Tocca all’allenatore venirne a capo, e per questa ragione il tecnico è stato più contestato della proprietà.

Ventura in Nazionale? Non sarei così sicura che questo sia l’ultimo anno di Ventura in granata, proprio perché Cairo è attento ai conti. Le plusvalenze che sono arrivate grazie all’allenatore ammontano a quasi 100 milioni di euro, e non credo abbia intenzione di esonerarlo. Non so se Ventura voglia lasciare il Torino per andare in Nazionale: lui è un tecnico che ha bisogno del contatto quotidiano con i giocatori, mentre in Nazionale è esattamente l’opposto. In quel caso il CT vede i calciatori una tantum, e li deve sfruttare al massimo con meccanismi ben congegnati. Non lo so se lui possa essere l’allenatore giusto per la Nazionale. Sicuramente però per lui sarebbe il coronamento di una grande carriera, ma bisogna comprendere se è l’uomo adatto. Lì non c’è progettualità, si richiedono risultati immediati.

Tutti sperano che domenica si veda un Toro più determinato, e capace di giocare con la testa libera. Però se subentra la paura di perdere davanti al proprio pubblico potremmo trovarci davanti al solito Torino arroccato in difesa, che aspetta che la Lazio venga avanti per poi poterla colpire in contropiede. Comunque in tanti credono che questa sfida possa terminare in un pareggio. Sulla carta non dovrebbero esserci grandi aspettative per quanto riguarda la classifica, ma dipende molto da come la imposterà la Lazio. Se si dovesse concentrare troppo sull’Europa League e farà tanto turnover potrebbe dare fiducia al Torino; se dovesse invece scendere in campo con la formazione titolare e agguerrita al massimo, allora il Toro dovrà tirare fuori tutte le proprie risorse e qualità, per reimpostare una partita non troppo guardinga.

La situazione del Filadelfia è in linea con le tempistiche: sono stati iniziati i lavori. Il terreno è stato messo a disposizione del comune di Torino, e la Regione Piemonte ha stanziato un mutuo da 3,5 milioni di euro. Urbano Cairo attraverso la fondazione ‘Mamma Cairo’ ha stanziato già un milione di euro. I lavori sono già iniziati e procedono bene. Invece per quel che riguarda la parte ricreativa, dove dovrebbe sorgere il museo, lì non ci sono ancora fondi, ma si stanno ricercando. Dove stanno costruendo ora c’era il vecchio stadio in cui giocava il Grande Torino. Il vecchio impianto è stato completamente demolito anni fa, con grande dispiacere da parte dei tifosi perché era un pezzo di storia. Ora si ricostruirà un piccolo stadio dove si allenerà la prima squadra, dove giocherà la Primavera e forse anche gli Allievi e non altro. Il motivo è per natura di spazio, non è omologabile per eventi di maggiore portata. Questo impianto prenderà vita grazie alla passione di tante persone, e anche grazie all’intervento dei tifosi del Torino che non hanno mollato un attimo, impendendo speculazioni edilizie".

La probabile formazione del Torino?

"Dovrebbe essere il classico 3-5-2, salvo soprese: Padelli; Maximovich, Glik, Moretti; Zappacosta, Benassi, Vives, Baselli, Peres; Belotti,Immobile".