Toro-Biraghi, operazione non impossibile. Ma c'è una rivale

19.05.2020 12:25 di Claudio Colla   vedi letture
Toro-Biraghi, operazione non impossibile. Ma c'è una rivale
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Sulla cresta dell'onda dopo il biennio in maglia Fiorentina 2017-19, il laterale sinistro Cristiano Biraghi, guadagnatosi con le prestazioni in maglia viola una presenza oltre lo sporadico tra gli azzurri di Roberto Mancini, non è però riuscito a soddisfare le aspettative riposte nel suo ritorno all'Inter. Ventotto anni il prossimo 1° settembre, l'atleta originario di Cernusco sul Naviglio, prodotto del vivaio neroazzurro, non è andato molto oltre il livello offerto sulla mancina, nelle due stagioni precedenti, dal deludente Dalbert. Il club meneghino, così, sembra aver deciso di non riscattarlo dai gigliati, considerando troppo elevato, rispetto a quanto visto, il costo di 12 milioni di euro per il suo cartellino.

Il terzino ed esterno di centrocampo classe '92 dovrebbe così tornare sul mercato. A meno di non accettare, ove la Fiorentina glielo offrisse, un ritorno nel progetto tecnico viola. Nello scacchiere dei toscani, però, si è ritagliato un posto di rilievo il succitato Dalbert, che invece sembra destinato a rimanere. Seguito da tanti club all'epoca della sua esplosione a Firenze - uno tra tutti il Milan, ma anche da oltre confine, - Biraghi sarebbe ora entrato nelle grazie del Toro, e del suo nuovo stratega di mercato, Davide Vagnati. Il suo innesto consentirebbe di sperimentare soluzioni tattiche che consentano maggiore libertà di attaccare ad Ansaldi, al di là di una semplice alternanza tra i due. Dirottando così Ola Aina, ancora come understudy di Lollo De Silvestri, a destra.

Ingaggio di due milioni di euro a stagione. Trattabili, suggeriscono logica e momento storico. Sul laterale lombardo, però, si staglia l'ombra della Roma di Petrachi e Fonseca. Molto probabile un profondo restyling del reparto esterni per i capitolini, il cui unico inamovibile appare il veterano Kolarov. Non è da escludere che giallorossi e viola, in rapporti di proficua collaborazione, intavolino una trattativa volta a uno scambio, alla pari o quasi, che porti Leonardo Spinazzola verso le lande medicee, regalando al tecnico lusitano un mancino D.O.C., come da richiesta di quest'ultimo. Per un giocatore intenzionato a mettersi in evidenza con i gradi da titolare, ancorché magari da un palcoscenico al momento di minor respiro internazionale, in vista di un pronto rientro nel giro della Nazionale, il Toro potrebbe tuttavia essere la soluzione ideale.