Torino, fiducia a Milinkovic-Savic: ma intanto si cerca un altro portiere
Il Toro conferma la fiducia a Vanja Milinkovic-Savic, il portiere ha firmato il prolungamento di contratto fino al 2024. Così, quello che per il presidente Cairo era il “Donnarumma serbo”, sarà granata per altri tre anni, con ingaggio ritoccato sensibilmente verso l’alto rispetto ai 350mila euro previsti dal contratto che sarebbe scaduto tra un paio di settimane. Ora, considerando il futuro più che incerto di Salvatore Sirigu, sorge spontanea una domanda: davvero il Toro punterà sul serbo classe 1997 come portiere titolare?
I tifosi, intanto, sui social hanno già espresso il proprio malcontento, memori delle prestazioni dell’estremo difensore. Spopola l’hashtag “VanjatiOut”, una sorta di crasi tra Vanja, nome di battesimo di Milinkovic-Savic, e il dt Davide Vagnati, vero protagonista della trattativa. E anche le esperienze precedenti del serbo fanno sorgere ulteriori dubbi: da quando è arrivato in Italia, nel 2017, per quasi tre milioni di euro, ha collezionato 12 presenze con i granata (spalmate su due anni e mezzo), tre in sei mesi di Spal, otto in sei mesi di Ascoli e tre in una stagione con lo Standard Liegi. In totale, in cinque anni complessivi, Milinkovic-Savic ha disputato 26 partite, senza mai riuscire a convincere i vari allenatori che lo hanno guidato.
Le strategie del club di via Arcivescovado appaiono ancora da definire, anche se il profilo che piace maggiormente sarebbe quello di Antonio Mirante, prossimo a svincolarsi con la Roma. Con l’arrivo dell’attuale giallorosso, si aprirebbe un dualismo tra i pali e il serbo potrebbe davvero giocarsi il posto da primo portiere, nonostante le amnesie che ha dimostrato di avere. L'alternativa più credibile porta a Verona e a Marco Silvestri, estremo difensore di fiducia di Juric. Più indietro le piste Sepe e Sportiello, gli altri nomi valutati dal club.