Torino, cinque giorni per la verità
Quelli con Jack Nicholson erano tre (in un film di Sean Penn, ndr), ma per il Torino saranno cinque. Sono i giorni della verità granata, il lasso di tempo entro cui l'organico di mister Ventura dovrà essere completato. Ammontano almeno a tre, le pedine fondamentali per rendere competitiva la rosa torinista: un terzino sinistro, un centrocampista e un attaccante. Nessuno chiede una fuoriserie, ma semplicemente un gruppo di giocatori in grado di affrontare ogni tappa del campionato senza dover rischiare di capitolare da un momento all'altro. Il Toro di ieri contro il Siena era per gran parte lo stesso che ha affrontato la serie B lo scorso anno: compatto, determinato, spesso ordinato. Tuttavia sono mancati guizzi e cinismo, ingredienti indispensabili per galleggiare nella massima serie. Anche nell'ottimo torneo cadetto, il reparto offensivo del tecnico genovese ha vissuto pause preoccupanti. L'olimpo del calcio italiano non fa scherzi; se il pacchetto difensivo si comporta egregiamente, in avanti è fondamentale gonfiare la rete, altrimenti si rischiano patemi con chiunque. Il paracadute di gennaio non vale più per Cairo, anche perchè la roulette russa ha già salvato una volta la baracca torinista (2010). Le squadre si costruiscono durante i summit in maniche di camicia, pertanto è necessario affondare i colpi ora. Il conto alla rovescia è già partito.