Genoa e Palermo, un'altra rivoluzione per allontanare l'incubo B
Non sono più dei giovani virgulti, Rino Foschi e Pietro Lo Monaco. Eppure in questo calciomercato hanno dimostrato di competere al meglio con i colleghi più giovani, non solo italiani. I due uomini mercato hanno rivoltato come un calzino Genoa e Palermo. Ora Ballardini e Gasperini non dispongono certo di fuoriserie, ma possono finalmente lavorare con due gruppi validi, attrezzati almeno sulla carta per la salvezza. Certo, soprattutto il club ligure, come nella filosofia tipica del patron Preziosi, sta davvero rischiando il ridicolo; a gennaio è approdata praticamente una nuova squadra, che ha in parte sostituito quella della scorsa estate. Anche i rosanero non sono stati a guardare, ma Lo Monaco ha dovuto rimettere in carreggiata una creatura smantellata in pochi anni da Zamparini. Una decina di nuovi acquisti a testa mal contati. Ballardini potrà contare su pedine d'esperienza e qualità come Portanova, Cassani, Rigoni, Floro Flores, Matuzalem, Manfredini, Pisano. Gasperini non ha ottenuto il bomber di grido che forse si attendeva, ma Sorrentino, Aronica, Dossena, Boselli, Sperduti, Nelson, Faurlin possono essere una buona garanzia per risalire la china. La rivoluzione è stata attuata. Il timore della serie B è stato più forte della crisi economica; ha favorito la fantasia e la capacità di due dirigenti di spessore del calcio italiano e sottolineato ancora una volta il carattere camaleontico dei due presidenti. Adesso il timone passa nelle mani dei due tecnici, che devono inevitabilmente invertire la rotta.