Cairo: “Non c'è un accordo con il Napoli per Verdi”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, parecchio dopo (quasi all’una di notte) la fine della partita persa tre a due con il Wolverhampton - che complica molto il ritorno fra una settimana in Inghilterra e rende difficile l’accedere alla fase a gironi dell’Europa League - visibilmente scuro in volto per l’esito della gara si è soffermato nell’antistadio a parlare con i giornalisti presenti. Non è solo stato affrontato l’argomento della sconfitta, ma si è parlato tanto anche di mercato. Ecco che cosa ha detto:
Un commento sulla partita.
“Avete visto la partita e avete sentito il mister e credo di non potervi dire niente di più. Dobbiamo intanto pensare a domenica perché comincia il campionato e quindi è fondamentale resettare subito e poi, dopo domenica, penseremo a giovedì e dobbiamo andare là e fare una grande partita: questo è fondamentale”.
Lei si aspettava questa sconfitta maturata in questo modo?
“Non voglio commentare la sconfitta, non voglio entrare nei dettagli e nelle cose tecniche. Ci ha pensato il mister a farlo con voi, non è il mio compito. Quello che dico io è che dobbiamo resettare per domenica e dopodiché pensare a giovedì prossimo e fare là una grande partita. Punto, non ho tanto da dire di più”.
Qualche cosa sul mercato ce la dice? C’è qualche novità?
“Il mercato non è il problema di questa sera. Sta sera questa squadra che si era guadagnata il settimo posto era la squadra che doveva ottenere l’accesso ai gironi dopodiché il mercato … Intanto il mercato non serve per la partita”.
Ormai la lista Uefa è chiusa, lo sappiamo.
“Ma non per la lista Uefa, non è quello. Il tema non è che se si prende pinco pallino arriva e risolve la partita perché il calcio non è questo bensì è fatto di automatismi, d’intesa, del gioco del mister di un certo tipo, et cetera, et cetera. Magari si prende un giocatore e poi sta in panchina perché molte volte è giusto così se no gli altri dicono “Ma come eravamo qui, siamo arrivati settimi e ci siamo guadagnati per come è andata l’accesso alle eliminatorie (in realtà si tratta di qualificazioni, ndr) e poi arriva un altro e gioca lui?” e magari fa pure schifo”.
Ma se chi arriva è più bravo di chi c’è …
Il presidente Cairo fa una smorfia di dubbio (ndr)
Nella sconfitta è pesata più la condizione fisica o gli errori?
“Non voglio commentare la partita nel senso che la commenta il mister. E’ lui che lo fa dal punto di vista tecnico e non io perché non è giusto che lo faccia io. Posso avere la mia idea, ma non sono io che devo fare i commenti tecnici altrimenti cambierei mestiere”.
Un’eventuale eliminazione, visto che il mercato chiuderà il 2 settembre, potrebbe farle cambiare opinione sulle scelte in entrata o in uscita?
“Vediamo, non metto il carro davanti ai buoi. Penso a domenica e poi penseremo a giovedì. Dopodiché alla luce del risultato del fatto che si sia ai gironi oppure no faremo tutte le considerazioni possibili”.
Potrebbe anche andar via qualcuno che magari avrebbe tenuto?
"No, non è quello".
Finora ha detto che tenere i migliori è un merito ed è come aver fatto un grosso acquisto ...
"Certo".
Rimarranno tutti o chissà?
"Vedremo. Confermo quello che ho detto: il mio obiettivo è quello di tenere tutti dopodiché vedremo le combinazioni di mercato degli ultimi giorni che cosa ci offriranno, quali opportunità ci saranno e, quindi, vedremo che cosa è opportuno fare da questo punto di vista. Non so dire adesso. Il mio obiettivo, che era di mantenere tutti i giocatori, fino ad oggi l'ho mantenuto. Poi è chiaro che bisogna che tutti siano felici di rimanere qui".
Non ha rimpianti? Molte persone possono pensare che se si fosse preso un rinforzo di qualità già a metà luglio avrebbe indirizzato diversamente questa partita.
"Eh ma un rinforzo di qualità a luglio non c'era. Il rinforzo di qualità di cui parliamo non era disponibile perché magari alcuni dicono che prima di cedere un giocatore devono averne un altro. Anch'io ho fatto così perché ho voluto mantenere tutti per vedere poi eventualmente come ...".
Si dice che il Torino e il Napoli abbiano trovato un accordo per Verdi, che ci sono delle esigenze legate ...
"Se si fosse trovato avremmo Verdi".
Quindi l'accordo non è stato trovato?
"No".
Permetta che si chiarisca bene, non c'è un accordo con il Napoli?
"No, non c'è un accordo con il Napoli per Verdi, altrimenti avremmo Verdi (sorride, ndr)".
E' importante specificare.
"Ma certo, infatti, ma mi è sembra abbastanza scontato: se si ha un accordo il giocatore è con te".
Quale sarà il futuro di Bonifazi e di Millico?
"Vediamo, vediamo tutto. Non è che adesso devo dirvi quello che farò nei prossimi giorni. Vediamo come evolve il mercato".
Millico andrà in prestito?
"Non lo so, vediamo".
Il Torino adesso sta giocando con due punte, con il mister state valutando un sostituto, un centravanti puro?
"Direi che da questo punto di vista abbiamo già due attaccanti di valore".
Si parla di riserva.
"Sì, sì, ma il mister non è che sempre giochi ... ha varie possibilità di giocare a volte anche con una punta sola piuttosto che. Il mister ha un pianoforte che suona come meglio crede in relazione anche alle partite e al tipo di gioco che fanno gli altri. Non è proprio così detto che si gioca sempre con due punte"
Crede che sia un mercato più complicato dei precedenti? Più bloccato?
"No, l'avremmo sbloccato facilmente potevo vendere cinque giocatori ed era bello che sbloccato".
Bloccato per tutti, non solo per il Torino.
"Io ho avuto molte richieste e non ho aderito alle richieste. Sono partito dicendo che volevo tenere i giocatori che abbiamo e fare un innesto di qualità e poi il secondo portiere e, forse, il terzino sinistro, che sarebbe stato il quarto visto che di terzini ne abbiamo già tre. Eventualmente un innesto di qualità. Avendo noi altri giocatori di qualità se oggi con il Wolverhampton avessimo avuto l'innesto di qualità e avessimo giocato con Belotti, Zaza e appunto l'innesto di qualità siamo certi che avrebbe giocato? Essendo di qualità probabilmente non difende così tanto. Non lo so se avrebbe giocato in quanto non è facilissimo perché poi altrimenti non c'è più equilibrio. Il nostro mister intelligentemente ha la capacità di allestire la squadra in modo tale da avere equilibrio in una fase e anche nell'altra, quindi, l'innesto di qualità è un innesto che poi non è sicuro che giochi tutte le partite e, magari, neanche oggi avrebbe giocato".
Usando la sua metafora, sarebbe avere qualche tasto in più per il pianoforte in modo da provare a cambiare un po' la sinfonia.
"Il pianoforte lo mettiamo a coda fino là in fondo. E' chiaro. Questo è quello che dovevo dire".