Verdi si presenta in casa Carpi: "Riparto da qui per riemergere e mettermi di nuovo in mostra"
Già in panchina mercoledì sera a Firenze, la 23enne ala Simone Verdi, approdato al Carpi a fine mercato ancora in prestito dal Milan, dopo l'esperienza semestrale in Liga con l'Eibar, si presenta così come nuovo giocatore biancorosso: “Fin dai primi giorni in cui sono arrivato non è stato difficile ambientarmi perché conoscevo molti ragazzi, con i quali ho giocato insieme in nazionale, nelle squadre giovanili o comunque ho incontrato da avversari nel campionato di Serie B. Trovo una squadra molto competitiva, ho visto le partite contro Palermo e Fiorentina, nelle quali si è raccolto meno di quanto meritassimo. Questo è un gruppo vivo, se si gioca in questa maniera, con la voglia e la grinta mostrate recentemente, di sicuro le soddisfazioni arriveranno.
L’esperienza in Spagna, all’Eibar, è stata positiva. Ho visto un calcio diverso da quello italiano, un minor legame con la tattica, con allenamenti più legati alla tecnica nei quali il pallone la fa da padrone. Sono andato via a causa dei problemi fisici che mi hanno tenuto lontano dal campo nel momento in cui stavo trovando maggiore continuità e visto il cambio di modulo deciso dall’allenatore.
Ora sono arrivato qui, dove voglio giocarmi le mie carte. Spero di dare una mano a questa società perché, nonostante in estate avessi fatto scelte diverse, a gennaio è tornata a bussare alla mia porta ed ha deciso di prendermi. Vengo qui a rimettermi in discussione in una società in cui gioca chi ha fame, chi ha voglia e si mette a disposizione dei compagni. Riparto da capo per riemergere e per mettermi in mostra.
In carriera ho sempre giocato esterno, nel 4-4-2 o nel 4-3-3. Nella Primavera del Milan ho fatto la seconda punta dietro l’attaccante centrale nel 4-2-3-1. A Torino ho giocato da esterno nel 4-2-4, mentre ad Empoli mi sono disimpegnato da trequartista, il ruolo in cui mi sento di aver dato il meglio. Sono, comunque, un calciatore offensivo, che può giocare al centro o sull’esterno, adattandosi a vari ruoli.
Questi primi giorni mi stanno servendo soprattutto ad ambientarmi. Il gioco del Carpi è basato molto sul movimento in fase di non possesso, e sull’attacco della profondità. Personalmente preferisco ricevere la palla sui piedi, ma questo modo di giocare andrà ad accrescere il mio bagaglio personale.
Le partite che non vedo l’ora di giocare? La prossima contro il Napoli, dove ritrovo Sarri con cui ho vissuto gli anni migliori, e la gara contro l’Empoli, squadra in cui ho lasciato varie amicizie e bei ricordi, visti i due campionati disputati lì. Domenica sarà una partita difficilissima, non dovremo aver paura di andare in campo ma giocare sfruttando le nostre caratteristiche. Andremo al San Paolo a giocarcela con la mentalità di chi vuol fare risultato, perché ogni gara per noi è vitale e dovremo cercare di strappare punti a chiunque”.