Sorrentino: "Voglio chiudere la carriera al Chievo. Mancini? L'Italia con lui può rinascere"

22.05.2018 01:14 di  Claudio Colla   vedi letture
Sorrentino: "Voglio chiudere la carriera al Chievo. Mancini? L'Italia con lui può rinascere"
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© foto di Federico Gaetano

Veterano dei pali gialloblù, Stefano Sorrentino, portiere del Chievo Verona, ha affermato, ai microfoni di TMW: “Innanzitutto bisogna ringraziare Maran per quello che ha fatto in questi anni. Parecchi punti li abbiamo fatti con lui. Quando c’è un cambio si resettano tutte le gerarchie, D’Anna ha cercato di darci serenità senza stravolgere nulla: ci ripeteva che dovevamo credere in noi stessi, prima era il nostro tifoso e poi il comandante della barca. Quando c’è un cambio, e chi subentra ti fa pensare positivo, è tutto più facile.

Parate? Subito mi viene in mente quella su Verdi poche settimane fa. Ma credo sia stata importante anche la deviazione sul calcio d’angolo a Ferrara. Per fortuna di parate importanti ce ne sono state tante. Mi ha emozionato. Perché è un mito, come Totti l’anno scorso oppure Del Piero qualche anno fa. Gigi nel suo ruolo è il migliore da sempre. Perdiamo un grandissimo protagonista.

Direi che con Donnarumma e Perin tra i pali siamo a posto. Mi piace anche Sportiello, così come Meret, a cui va dato del tempo. Gli altri non si offendano, ma di Gigi ne nasce uno ogni vent’anni.

Donnarumma? Mi auguro che riesca ad arrivare ai livelli di Gigi. È stato criticato credo più per situazioni extracalcistiche che per il campo. Tutti commettiamo degli errori, però la cosa che ha dato più fastidio ai tifosi del Milan secondo me non riguarda qualche errore commesso in campo, bensì tutte le vicende che lo hanno accompagnato in questi mesi.

Pellissier non entrato contro il Benevento? Col Chievo eravamo presi dalla partita. Me ne sono accorto dopo. Mi auguro comunque che Sergio non smetta, è il nostro capitano, e una grande persona. Però il fatto che non sia entrato mi fa pensare che non sia arrivato il momento dell’addio, mi auguro di rivederlo il 4 luglio. Non farei polemiche, se non è entrato magari è perché non lascerà. Ho ancora un anno di contratto, e l’opzione per la stagione successiva. All’estero sono già stato in passato e sono contento perche mi è servito a livello professionale e culturale. Ma quando arrivi a trentanove anni e hai la fiducia di una società importante come il Chievo, anche per un discorso di stima e gratitudine è giusto non pensare ad altre cose. E io non ho altri pensieri. Voglio chiudere la carriera al Chievo, anche se non ho ancora deciso quando accadrà”.

Alla fine la cosa importante è la salvezza. Raggiungerla con qualche settimana d’anticipo sarebbe importante, ma ora mi gusto il traguardo raggiunto. Alla fine del campionato, sembra strano e paradossale, come posizione di classifica quest’anno siamo migliorati rispetto alla scorsa stagione. L’importante è la salvezza.

La Nazionale? Dobbiamo ripartire. Mancini è un grandissimo allenatore, ha esperienza e ha vinto tanto. Farà bene, me lo auguro. Per quanto riguarda Sirigu, s’è dimostrato ancora una volta portiere di grande affidamento. Da italiano faccio il tifo per gli azzurri".