Rosina: “L’esperienza più gratificante è stata quella al Toro. Auguro al Torino di diventare un’altra Atalanta”

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"L’esperienza più gratificante, ovviamente, è stata quella al Toro – cosi Alessandro Rosina al Corriere Torino -".  E ha aggiunto: "Io mi vedevo al Toro a vita. Diventai capitano a 22 anni, c’era il nuovo corso targato Cairo. Mi è rimasto il soprannome Rosinaldo, mi piace tanto e gli amici oggi lo accorciano in “Aldo”, confondendo alcune persone che pensano mi chiami proprio così!".

Rosina, che è stato al Torino dal 2005 al 2009, ha appeso gli scarpini al chiodo al termine della stagione 2019-2020 dopo quattro anni alla Salernitana ed è tornato a vivere a Torino dove sta intraprendendo una nuova carriera sportiva, quella di golfista. A marzo ha rilevato con quattro soci l'ex Golf Club Grugliasco che è diventato "Le Rosine Torino Golf Club".

Sul Torino di oggi ha detto: “Rispetto a quegli anni, la società si è stabilizzata in Serie A, e non è scontato. Auguro al Toro di diventare un’altra Atalanta. Occorre creare uno zoccolo duro fatto di uomini autorevoli che mantengano il gruppo sempre compatto e guidino i giovani. Era il segreto del mio Toro del 2006”.