Mito granata: Giancarlo Corradini

30.11.2019 11:30 di  Marcello Ferron   vedi letture
Fonte: Wikipedia.org
Mito granata: Giancarlo Corradini
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© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

Tra i giocatori che sicuramente hanno lasciato un segno nel Toro degli anni '80 c'è sicuramente Giancarlo Corradini, difensore che dal 1982 al 1988 ha rappresentato un punto fermo della retroguardia granata. Cresciuto nel Sassuolo, dopo due stagioni al Genoa e due alla Reggina, nel 1982 passa al Toro, e con il club granata si consacrerà in Serie A.

Nella stagione 1982-83, la prima in Serie A, Corradini si afferma subito come tra i titolari, totalizzando 25 presenze in campionato e 7 in Coppa Italia, dove i granata si fermano in semifinale. Anche nella stagione successiva, la 1983-84, Corradini si conferma come uno dei punti fermi del reparto difensivo, totalizzando ben 36 presenze tra Serie A, dove i granata chiudono al quinto posto, e Coppa Italia, dove si fermano nuovamente in semifinale. Il campionato successivo, il 1984-85, è giocato ad altissimo livello dal Toro, allenato da Gigi Radice, che chiude al secondo posto alle spalle del Verona di Osvaldo Bagnoli. In questa stagione Corradini è meno presente, ed in campionato totalizza 13 presenze, ma realizza 2 reti, le prime in Serie A con la maglia granata. La prima la sigla il 27 gennaio 1985, ed è decisiva per piegare la Cremonese al Comunale. La seconda la mette a segno il 24 febbraio, a San Siro contro l'Inter, in un match terminato 1-1. Il campionato 1985-86, a livello numerico, è il migliore di Corradini: in campionato gioca tutte e 30 le partite e realizza 3 gol, contro la Fiorentina, alla seconda giornata, contro il Pisa, in un match vinto 4-1 dal Toro, e contro il Lecce, il 19 gennaio 1986, partita finita 3-1 in favore dei granata. La squadra di Radice, pur non bissando il grande risultato dell'anno precedente, chiude il campionato con un più che onorevole quinto posto. Realizza 2 reti anche in Coppa Italia, contro Rimini e Messina. Il campionato successivo, è ancora tra i punti fermi della squadra, e totalizza 35 presenze in totale, tra Serie A, Coppa Italia e Coppa UEFA, andando a segno in campionato, l'11 gennaio 1987, un match vinto 2-0 contro la Sampdoria. La stagione 1987-88 è l'ultima per Corradini nel capoluogo piemontese, e si conferma tra i titolarissimi della squadra, collezionando 29 presenze su 30 in campionato, dove il Toro è sconfitto ai rigori nel derby spareggio per la qualificazione alla Coppa UEFA contro la Juve, e 13 in Coppa Italia, dove i granata arrivano fino alla doppia finale, nella quale si arrendono ai supplementari contro la Sampdoria di Vialli e Mancini. Le grandi stagioni disputate in granata gli valgono l'attenzione del Napoli di Maradona e Careca, che lo acquista nell'estate del 1988.

Con i partenopei Corradini giocherà per ben 6 stagioni, affermandosi anche lì come un punto fermo della squadra, e conquistando la Coppa UEFA nella stagione 1988-89 e lo Scudetto nella stagione 1989-90, che verrà bissato dalla Supercoppa Italiana nello stesso anno. Proprio al Napoli chiude la sua carriera nel 1994, e successivamente intraprenderà quella di allenatore. Dopo aver lavorato nel settore giovanile di Modena e Juve, è stato vice allenatore dei bianconeri dal 2004 al 2007, e per le ultime 2 partite della stagione 2006-2007 ne è stato anche allenatore. Dopo aver allenato Venezia e Cuneo, ed aver svolto il ruolo di vice al Watford, la sua ultima esperienza in panchina è del 2017, con il Castelvetro. Nella sua carriera da calciatore i successi più importanti sono arrivati a Napoli, ma le sue sei stagioni con la maglia del Toro sono quelle che lo hanno definitivamente consacrato, e gli garantiscono un posto nella storia granata.