Lecce, Lerda ammette: "Quando ci hanno retrocesso in LegaPro ho pensato di lasciare"
Il Lecce è da sempre un club in bilico tra serie A e serie B. Ma la LegaPro è un territorio decisamente inappropriato e sconosciuto per i salentini. Lo stesso attuale tecnico giallorosso, Franco Lerda, in un'intervista a TuttoLegaPro.com, confessa di aver avuto diversi dubbi sulla sua permanenza in Puglia, dopo la retrocessione d'ufficio per il caso calcioscommesse: "Lecce è una piazza di assoluto spessore. Quando sono arrivato qui, non ho pensato alla Lega Pro, ma ero proiettato esclusivamente al campionato di Serie B, perché non erano di mia competenza le vicissitudini extra-calcistiche del Lecce. Ero convinto che noi potessimo disputare la B. Poi, col passare del tempo e l'avvicinarsi dei verdetti, questa sicurezza man mano è venuta via. Se in quel periodo ho avuto qualche tentennamento? Si, ho avuto più di un tentennamento. Il discorso fondamentale era, indipendentemente dalla categoria, la costruire un organico competitivo. Perché in quel periodo sono andati via Corvia e Delvecchio, ma non era scontato che sarebbero rimasti i vari Benassi, Jeda, Giacomazzi ed Esposito. Dal punto di vista del mercato, l'unica cosa spiacevole è stata che in quel periodo particolare alcuni giocatori ci ponevano delle condizioni, dicendoci: se siete in B veniamo, altrimenti no!. L'unico piccolo fastidio è stato questo. Ma alla fine siamo rimasti soddisfatti".