L'agente di Vantaggiato spiega la querelle col Padova
"Cestaro è arrivato nello spogliatoio urlando e così Vantaggiato e altri giocatori gli hanno detto che sarebbe stato meglio se avesse parlato a fine partita e non tra primo e secondo tempo perché la gara si sarebbe potuta recuperare ancora". È la ricostruzione di Giovanni Tateo, agente dell'attaccante del Padova Daniele Vantaggiato, ai microfoni di TuttoMercatoWeb su quanto accaduto lunedì tra il primo e il secondo tempo della gara che i biancoscudati hanno giocato contro il Cittadella e perso 3-1. "Forse - spiega Tateo - il Presidente si è sentito attaccato. I presidenti pensano di poter gestire tutto come gli pare, ma ci sono degli equilibri che non possono essere alterati. Io sono dell'opinione che presidenti possano dire la loro senza problema, ma ci sono dei limiti. Poi la squadra è di Cestaro e la può gestire come crede. Vantaggiato fuori rosa? Se è infortunato o fuori rosa non cambia molto. Poi il discorso dei fuori rosa deve essere modulato. L'anno scorso il tutto si è ricomposto da solo. Non voglio precludere nulla, vedremo cosa ci riserverà il tempo e poi prenderemo i dovuti provvedimenti, se restare oppure no. L'esonero di Calori? A gennaio - afferma l'agente del giocatore biancoscudato - il Padova aveva in mente di fare cose importanti, tu pensavano che facessero chissà cosa. Ero stato contattato per Ricchiuti, volevano fare qualcosa di importante ma poi non ci sono riusciti. A parte l'operazione legata al centrocampista svizzero. Le altre squadre si sono rinforzate, loro no e così anche a causa degli infortuni, hanno avuto questo tracollo. Calori a Portogruaro ha lavorato molto bene, non dimentichiamolo. Spesso gli allenatori pagano per tutti, ma anche i presidenti devono fare, quando è il caso, mea culpa".