Guberti incredulo: "Sto male per questa condanna. Farò subito ricorso"
La carriera di Stefano Guberti è appesa ad un filo. La stangata arrivata da pm Palazzi, tre anni per la combine nella partita di Bari-Sampdoria del 2011, non se l'aspettava l'esterno di proprietà della Roma, il quale esprime tutta la sua amarezza a tuttomercatoweb.com: "In questo momento mi sento male perché ho sempre avuto la tranquillità di poter dimostrare la mia estraneità ai fatti che mi venivano attribuiti. Il mio avvocato ha dimostrato punto per punto l'infondatezza delle accuse mosse dalla Procura Federale, fondate solo su congetture e ipotesi. Masiello ha messo dentro tante persone per poter avere una pena inferiore. Prima del processo non ho mai parlato per non dare adito a chiacchiere. In questo momento però mi sento di dire alcune cose: intanto non riesco a capire perché in tutti gli altri casi Masiello non è credibile tranne nell'ipotesi a me addebitata; altri otto tesserati o sono stati dichiarati innocenti o gli è stata cambiata la pena da illecito a omessa denuncia. Io mi sono sentito abbandonato anche dalla società e alla fine ho pagato per una colpa che non ho mai commesso. Ogni prova portata nel procedimento, ha dimostrato chiaramente che non ho agito né per la società, né per la squadra, né per me stesso. Ma allora perché lo avrei fatto? Che senso ha l'accusa e, oggi, la condanna? Masiello la versione dei fatti l'ha cambiata tantissime volte. Ma i giudici non ne hanno tenuto conto, così come non hanno tenuto conto delle prove a mio totale discapito. A questo punto andrò avanti e farò subito ricorso sperando che a qualcuno interessi la verità. Spero che la Corte di Giustizia mi dia ragione".