Granata nella storia: che fine ha fatto Jocelyn Angloma?
Il Torino di metà anni '90 ha vissuto stagioni in chiaroscuro, culminate con la retrocessione al termine della stagione 1995-96. Anche in quel periodo, non proprio sfavillante, sono comunque arrivati in granata giocatori di grande livello e che hanno certamente lasciato un bel ricordo nei tifosi. Due giocatori in particolare, erano arrivati dal Marsiglia, grande protagonista del calcio europeo di inizio anni '90 ed anche con la maglia del Toro si sono fatti valere. Uno è Abedi Pelé, di cui vi abbiamo già parlato, l'altro è Jocelyn Angloma, terzino destro francese originario della Guadalupa.
Angloma arriva sotto la Mole nell'estate del 1994, pagato dal club granata 600 milioni. Il terzino francese non era certo uno sconosciuto al grande calcio, visto che nel 1993, assieme ad Abedi Pelé aveva conquistato la Champions League con l'OM contro il Milan di Capello. In granata l'inizio è difficoltoso, ma dopo aver preso confidenza con la difficilissima Serie A di quel periodo, Angloma riesce ad affermarsi come titolare e inizia a macinare una serie di ottime prestazioni, dando un contributo importante anche in fase realizzativa. Il primo gol lo realizza il 4 dicembre 1994, allo stadio San Paolo, contro il Napoli, in un match terminato 1-1. Il secondo è forse anche quello più importante: Angloma infatti lo segna il 25 gennaio 1995, ed è il gol che consente al Toro di vincere per 3-2 il derby contro la Juve di Marcello Lippi, che a fine stagione vincerà lo scudetto. Successivamente il francese va a segno anche nelle vittorie contro Lazio e Foggia. Angloma chiude un'ottima prima stagione con la maglia del Toro con 29 presenze e 4 reti in Serie A. L'anno successivo, come detto, è decisamente meno positivo per il Torino, che chiude mestamente al sedicesimo posto il campionato, retrocedendo in Serie B. Jocelyn tuttavia disputa un'altra stagione positiva, confermando le proprie qualità anche dal punto di vista realizzativo, segnando 3 gol in 31 presenze in campionato, contro Parma, Padova e Vicenza. L'ottimo rendimento mostrato nei due anni granata, unito alla retrocessione della squadra, portano all'addio del terzino nell'estate 1996, quando passa all'Inter. Con i nerazzurri l'anno successivo perde la finale di Coppa UEFA.
Nell'estate 1997 passa agli spagnoli del Valencia, dove vive una seconda giovinezza calcistica, conquistando una Coppa del Re, una Supercoppa di Spagna ed una Liga, ed arrivando per ben due volte in finale di Champions League, nel 2000 e nel 2001, perdendo in entrambi i casi contro Real Madrid e Bayern Monaco. Chiude la carriera in Guadalupa nel 2007, all'età di 42 anni. Attualmente è il CT della nazionale guadalupense. Come detto, nonostante sia arrivato in un momento storico non particolarmente esaltante per il Toro, il suo contributo alla causa granata è stato certamente più che positivo.