Fiorentina, Sottil: "Il calcio è DNA, ma non basta"
L'ex attaccante granata, ora alla Fiorentina Riccardo Sottil, ha parlato della sua passione per il calcio ai microfoni del canale ufficiale della società viola.
"Il calcio per me è ragione di vita. Da piccolo, mio padre giocava a calcio, una vita in Serie A, adesso fa l’allenatore. Quindi sono nato già nella culla col pallone. I primi regali dai miei zii o nonni sono sempre stati palloni. Però quello che dico sempre anche ai miei amici è: ‘Il calcio è DNA, però va sviluppato con il lavoro’. Il talento te lo da madre natura, ma non devono mancare costanza e attitudine al lavoro. E' quello che fa la differenza".
Sul fatto di essere figlio d'arte (suo padre Andrea ha giocato nel Torino, ndr) ha aggiunto: "Può mettere aspettative. Però la pressione non l’ho mai sentita. La rovesciata? E' un gesto che è mio. Faccio più fatica a farla di destro che di sinistro. Il destro è il mio piede forte, ma è così. Tanti mi chiedono il perché, ma a me viene naturale farla di mancino. Non me l’ha insegnata nessuno, fin da piccolo mi è venuta naturale".