Ezio Rossi commenta sui social cos'era il Toro e quello scambio di maglie tra Bayeye e Pogba...

01.03.2023 17:34 di  Marina Beccuti  Twitter:    vedi letture
Ezio Rossi commenta sui social cos'era il Toro e quello scambio di maglie tra Bayeye e Pogba...
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© foto di Marco Farinazzo/TuttoLegaPro.com

Attivo su Facebook Ezio Rossi, un cuore Toro alla massima potenza, che ha avuto la fortuna di giocarci, dalle giovanili alla prima squadra, e poi di allenarlo. Chi meglio di lui poteva commentare il derby di ieri e lo scambio di maglia tra Bayeye e Pogba, che ha urtato e non poco i tifosi granata, già provati dalla sconfitta, dopo aver assaporato anche la possibile vittoria.

"Vedo tanti post polemici con la foto di Bayeye e Pogba che hanno scambiato la maglia sorridenti. Io dico che Bayeye non ha nessuna colpa per quello che ha fatto, che ne sa un ragazzo che arriva dalla Francia e arriva dal Carpi, di cos’era il Toro, cos’era il derby?", comincia Rossi.

"Chi può insegnarglielo in una squadra dove il 99% dei suoi compagni non ha mai indossato la maglia del Toro, viene da ogni parte del mondo e fino al giorno prima di firmare il contratto, probabilmente non sapeva neanche dov’era Torino. Come può imparare cos’era il Toro, cos’era il derby, se in questa società tra i vari compagni, dirigenti e lacchè, non c’è una sola persona che conti, che abbia vissuto cos’era il Toro, cos’era il derby, cos’era il Filadelfia…

Io nella mia carriera ho giocato tra giovanili e prima squadra una trentina di derby, ho scambiato una sola volta la maglia per regalarla ad un mio grande amico, purtroppo tifoso bianconero, l’ho portata fuori dallo stadio nascosta in una borsa, e gliel’ho consegnata prendendola con due dita per non sporcarmi le mani

Nella mia collezione di maglie vintage non ho una maglia della Juve".

Rossi ha continuato: "Già ma io avevo oltre alla mia famiglia, dei compagni, un Presidente, degli allenatori e dei dirigenti che avevano fatto la storia del Toro, e sapevano spiegarmi cos’era un derby, cos’era il Grande Torino e respiravo la leggenda del Filadelfia.

Ricordo ai giovani eroi che tifano Toro senza averlo mai visto, che nel settore giovanile noi eravamo più forti, e più organizzati e vincevamo quasi sempre i derby.

In prima squadra loro erano più forti, più ricchi e più potenti anche allora, ma noi qualche derby lo vincevamo e riuscivamo anche ad arrivare secondi, quarti, quinti, sesti in campionato, e fare la Coppa UEFA.

Sicuramente io sono solo uno dei tantissimi vecchi patetici nostalgici, che hanno avuto la fortuna di vivere il granatismo, che però riconoscono che il mondo è cambiato, il calcio è cambiato, i calciatori sono cambiati e purtroppo, il nostro Toro in questo mondo è morto.

Cerchiamo di mantenere vivo un lumicino, nella speranza che un giorno, un Toro degno del suo passato, risorga dalle ceneri di questa società".