De Biasi: "Russia 2018, ci proveremo fino alla fine. Futuro aperto sia a club sia a nazionali. Serie A, complimenti al Sassuolo"
Intervistato da TuttoMercatoWeb e interrogato ad ampio raggio, Gianni De Biasi, 60enne ex-tecnico granata ancora intento a togliersi soddisfazioni nella veste di CT della nazionale albanese, con l'ottima partenza nel girone di qualificazione al Mondiale di Russia 2018 (Gruppo G, quello dell'Italia), ha affermato:
"Credo sia normale perdere contro la Spagna, la differenza di valori a livello tecnico è evidente. Ci può stare, ci mancherebbe. Poi, indipendentemente dal risultato, ogni gara deve essere analizzata. E ritengo che contro di loro abbiamo fatto comunque bene, nonostante la sconfitta. In generale, sono soddisfatto delle ultime due partite. Le nostre chance di arrivare in Russia? Non è un problema per noi, non ci poniamo questa domanda. Viviamo e pensiamo giorno per giorno, ma essendo comunque realisti. C'è una Nazionale come l'Italia, e un'altra come la Spagna, in cui giocano grandissimi campioni che hanno vinto tutto.
La gerarchia di questo girone? La Spagna ha valori superiori rispetto a tutte le altre, poi metto ovviamente l'Italia. A seguire direi noi, Israele, Macedonia e Liechtenstein. Noi ci proveremo fino alla fine, questo è sicuro. Non mi piace parlare dei singoli, perché la nostra forza è stata ed è tuttora il gruppo. Ma posso pensare a Manaj, che gioca nel campionato italiano, e che farà sicuramente parte della nostra squadra in futuro. Ora sta acquisendo esperienza, le potenzialità sono note ormai a tutti.
La Nazionale di Ventura? Dobbiamo avere pazienza, e dare il tempo a Giampiero di lavorare. Deve avere modo di trovare il giusto equilibrio. Lui è sicuramente l'allenatore giusto per questo tipo di progetto, e qualcosa del suo metodo e delle sue idee si è già visto, anche a livello di scelte: i suoi fedelissimi Immobile e Belotti sono stati subito decisivi. Poi, con l'inserimento di altri giovani di qualità, l'Italia potrà solamente migliorare.
Il mio futuro dipenderà da tante cose. Ho ancora un contratto con la Federazione, valido fino al termine di questo percorso, quindi sono concentrato su questo, e voglio sicuramente proseguire fino all'ultima gara. Vedremo poi cosa riserverà l'avvenire. Non ho una preferenza a priori nello scegliere nuovamente una Nazionale o tornare ad allenare un club. Dipende dal progetto, e da cosa viene proposto. Lavoro quotidiano o da commissario tecnico, per me vanno benissimo entrambi. Non cado in depressione se non alleno tutti i giorni. Dipende tutto dal modo in cui lo si fa".
Sul campionato italiano: "La Juventus ha sicuramente un grande vantaggio rispetto alle altre, ma dobbiamo dire che è anche impegnata su più fronti. La rosa è di assoluto valore, e con Marchisio ci sarà un grande giocatore in più per Allegri, ma nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato. Per quanto riguarda i posti in Champions League, Roma, Napoli e Inter se la giocheranno fino alla fine: credo saranno queste tre le protagoniste in questa corsa. Non escludo però qualche sorpresa, magari il Milan riuscirà a inserirsi. Voglio inoltre fare i complimenti al Sassuolo: un club solido, sano e che lavora benissimo. La società è un modello di organizzazione".