A Scienza brillano ancora gli occhi quando si parla di Toro
Sono passati tanti giocatori in maglia granata e adesso molti sono diventati allenatori, che spesso hanno il difficile compito di giocare contro al Toro ed è proprio quello che succederà a Beppe Scienza, quest'anno allenatore del Brescia, prossimo avversario del Torino. Da giocatore era considerato estremamente professionale ma allo stesso era sempre sereno, sorridente con tutti. E' chiaro che la squadra granata che l'ha cresciuto è ancora nel suo cuore e certamente si candiderebbe per un posto da allenatore nei prossimi anni, anche se finora chi ci ha provato dei "vecchi" ragazzi non è stato tanto fortunato. Gli brillano gli occhi quando parla di Toro anche se ha cominciato da una squadra che si chiama... Juve Domo. Una menzione speciale Scienza la dà: "Al Torino mi ha portato un osservatore di nome Ellena, uno che ha scoperto parecchi campioni". Senza dubbio Ellena non ha mai sbagliato un colpo nella sua lunga carriera di scopritore di talenti, quando Pianelli non guardava al portafoglio e spendeva. Altri tempi, in tutti i sensi. Sonetti, che l'ha allenato, lo ricorda così: "Con Scienza era un piacere parlare di questioni tattiche. Ne capiva già allora, in campo del resto ragionava. Era un giocatore geometrico, magari non ti faceva la prestazione da 8 in pagella ma raramente scendeva sotto la sufficienza. Il rendimento era assicurato. Come tecnico farà strada". A promuoverlo è anche il suo attuale presidente, Gino Corioni: "Scienza è un maestro di calcio. Ne ho avuti pochi bravi come lui. Può far crescere i nostri ragazzi, è il nostro punto di forza", ha detto a BresciaOggi. Lunedì, in occasione della sfida per il primato in classifica, Scienza ha deciso di concedersi un taglio tattico di capelli, con cresta annessa. Un taglio forse anche con il suo passato, ma solo nell'ora e mezza di gara, poi potrà ancora concedersi un bagno nel colore che l'ha cresciuto.