Stefano Antonelli: "Torino mi ha sopreso"

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Le voci di un possibile addio di Pietro Leonardi hanno investito anche Stefano Antonelli, consulente di mercato dell'Udinese fresco della nomina di direttore sportivo. Per questo lo abbiamo raggiunto , per chiedere di commentare le voci su un possibile incarico da direttore sportivo, oltre a chiedere un quadro sul Torino che, da ex amministratore delegato granata - conosce molto bene.

Fresco di nomina da direttore sportivo
"non ho obiettivi particolari, per me era importante ottenere questo titolo per avere un ruolo ben definito. Ora faccio il consulente di mercato per l'Udinese, mi basta per ora".

Da procuratore a direttore sportivo, cosa cambia?
"E' sostanzialmente diverso. Quando fai il procuratore un giocatore può perdere, ma non sei il primo responsabile. Invece quando fai il ds hai delle responsabilità sostanziali".

Si aspettava che il Torino si trovasse in difficoltà?
"No, ma non credo che in molti potessero immaginare uno scenario del genere. Pensavo potesse lottare per zone molto diverse in classifica. E' la dimostrazione che il calcio non ha regole fisse. Non entro nel merito del mercato, ma sono convinto che l'organico fosse all'altezza".

Per il terzo anno, però, i granata non sono messi bene
"Non capisco i motivi reali, non vivendo la situazione".

Per la retrocessione sarà una lotta fra Torino e Bologna?
"Se la giocano tutti, la Reggina ha dato segnali importanti. Mancano sei partite e diciotto punti in palio, possono pensare di salvarse tutti".

Il Chievo sta andando bene: può rimanere invischiato?
"Ha qualche scontro diretto, ma incontra anche squadre che lottano per il terzo posto. E' una lotta salvezza difficile e avvincente".