Sensounico, a Suon di Toro. Il riscatto

A Dave facciamo gli auguri per la nascita del figlio.
25.11.2013 11:18 di  Marina Beccuti   vedi letture
Sensounico, a Suon di Toro. Il riscatto
© foto di Sensounico

Nello sport, nella musica, ma nella vita in generale, arriva sempre, prima o poi, il momento del riscatto. Molti lo invocano, qualcuno lo cerca, pochi lo realizzano. E non importa se a riscattarsi dovevano essere solo alcuni: come in un gruppo musicale, se il chitarrista sbaglia l'assolo o il cantante sbaglia le tonalità di un pezzo, la canzone d'insieme viene rovinata, anche se gli altri membri della band hanno suonato da Dio. Che piaccia o no, questo fa parte dell'essere un gruppo, un team, una squadra o una band. Ma il riscatto deve partire da dentro le persone, con la convinzione vera che, nonostante critiche o fischi, pensano: "Io sono meglio di così!".

Al Toro di oggi serviva una "partita del riscatto" contro una diretta concorrente alla salvezza:  un Catania che la mia memoria non ricorda più brutto di quello di quest'anno. Ma sono ben accetti anche piccoli "aiutini" pur di raggiungere il meritato riscatto.

E così all'Olimpico va di scena una partita gagliarda fin dalle prime battute iniziali, con il Toro pronto a riversarsi nell'area avversaria per cercare di affondare i colpi fin da subito. E come buon ospite, il Catania offre al Toro su un vassoio d'argento alcune ottime paste siciliane. Primo "pasticcino" del "sempre bianconero" Legrottaglie, che inciampandosi da solo col pallone, apre una prateria davanti ad Immobile, bravo nell'averci creduto fino in fondo all'errore dell'atleta di Dio, che insacca ringraziando. E non importa se Ciro fosse uno di quelli che non dovevano riscattarsi dato il suo impegno sempre profuso anche nelle gare precedenti. Ma siccome l'appetito vien mangiando (e quando si tratta di dolci è impossibile trattenersi) secondo "pasticcino": un babà offerto dal difensore del Catania, che in scivolata per ribattere un'imbeccata rasoterra, offre al marocco-partenopeo  El Kaddouri  (lui sì in dovere di riscatto) l'assist per il suo primo goal in maglia granata. Ma che dire del più bersagliato (nel vero senso della parola) Padelli? Bèh, con Bovo e Moretti (altri che con il riscatto c'entrano ben poco) si disimpegna bene: due ottimi interventi, buone le uscite...coi piedi sorvoliamo..., va bene riscattarsi ma chiedere i miracoli mi sembra un po' troppo. Proprio il buon Moretti, dopo il momentaneo 2 a 1, trova un goal alla Nicola versione Torino-Mantova da calcio d'angolo, giusto coronamento della sua assoluta abnegazione dimostrata fino ad oggi. Poi c'è ancora il tempo di vedere qualche gol mangiato da Alessio Cerci (il suo riscatto più importante è stato quello del mercato estivo) con conseguente incazz....tura del povero Meggiorini a cui anche i compagni sembrano voler negare  il primo goal stagionale. Poi su azione di Immobile, ecco la doppietta di El Kaddouri che chiude la partita con un risultato rotondo che qui a Torino, sponda giusta, non si è molto abituati a vedere. Cerci e D'Ambrosio, che forse si sono beati troppo della loro forza e bellezza...ma va bene così, col solito Ventura furibondo che viene cacciato, e tutti sotto la Maratona a prendersi gli applausi del riscatto. Ma ora viene il difficile: il riconfermarsi.

Buona settimana da Dave dei Sensounico