PINZI, Piacevo al Toro, ma il Chievo è stato più determinato
Lottatore: è questo il miglior aggettivo per descrivereGiampiero Pinzi, vero e proprio motorino del centrocampo: dopo tanti anni - esattamente otto - a Udine, il centrocampista romano cambia maglia, indossando quella gialloblù del Chievo. Per tentare, magari, di ottenre una chiamata da Marcello Lippi, che lo schierò il 30 maggio 2005 a Padova, contro l'Islanda.
Dopo anni nell'Udinese, cambi squadra per approdare a Verona, che cosa ti aspetti?
"Ho sempre sentito parlare molto bene del Chievo, come squadra e come società. Sono orgoglioso di farne parte. Certamente a Udine lascio dei ricordi indimenticabili. Devo molto alla mia vecchia società e al presidente, lì sono cresciuto e maturato. Ho vissuto pagine bellissime, come la qualificazione in Champions. Certe cose non si dimenticano".
Dove potrà arrivare l'Udinese?
"Mi auguro possa confermare la stupenda stagione dello scorso anno. Anzi, Sono sicuro che ce la farà".
Ad Udine avevi dei problemi? Forse giocavi fuori ruolo?
"No, non mi sembra. Mi trovavo bene".
Si dice che non sei andato alla Lazio per problemi con la tifoseria, mentre per quale motivo il trasferimento al Torino non è andato in porto?
"So che Lazio e Torino mi hanno cercato. Non so i motivi per i quali non si è concretizzato il tutto. So però che il Chievo è stata la società più determinata, che mi ha voluto fortemente. Ora eccomi qua. Con tanta voglia di giocare".
Il Chievo ha chiuso la trattativa in fretta e furia
"Come dicevo prima, la società gialloblù è stata la più determinata".
Che stagione ti aspetti dal punto di vista individuale?
"Difficile quando si fa parte di una squadra pensare agli obiettivi personali. Ovviamente mi auguro di far bene, di togliermi delle belle soddisfazioni insieme ai miei nuovi compagni".
Quali saranno le top four ed i flop three della stagione?
"Per le prime 4 è scontato, direi le solite Juve, Milan, Inter e Roma. Anche se a queste aggiungerei la Fiorentina, che tra l'altro si è rinforzata molto bene. Per la salvezza prevedo una dura lotta tra sei-sette squadre".