Matt Halsdorff, il sogno americano si tinge di granata
In genere quando si parla di Usa si pensa sempre al sogno americano. Quello fatto da Matt Halsdorff è al contrario. Partendo da San Diego, in California, splendido mare, a pochi chilometri dal Messico, Matt, neo laureato, decise, armato solo del suo zaino, di venire in Europa. Giunto a Torino non è più andato via, salvo una parentesi in Germania, che però non l'ha entusiasmato. A Torino ha trovato moglie, poi è arrivato anche il piccolo Lorenzo, ma nella sua vita è entrato anche il Toro, di prepotenza.
"Quando sono arrivato in Italia non conoscevo nulla del calcio, da noi il soccer è uno sport poco seguito. Incredibile, ma vero è più amato dalle donne e il calcio femminile è molto importante negli Usa, quasi tutte le ragazze giocano a calcio nei campus", ha detto Matt a Radio Beckwith.
"Come ho scoperto il Toro? A Torino ho cominciato a farel'insegnante e avevo due allievi tifosissimi che hanno cominciato a portarmi in curva. Io non conoscevo nulla di calcio, tantomeno di Toro, per me era tutto pazzesco lo stadio, da noi non c'è questo tifo viscerale. Così ho cominciato ad interessarmi, a dire il vero più ancora del contorno del calcio, dei tifosi, dei comportamenti sugli spalti. Poi ho conosciuto la grande e drammatica storia granata, Il Toro ha cominciato ad appassionarmi notevolmente anche come stile di vita. Non sono uno che ama salire sul carrozzone dei vincenti".
Una bella storia raccontata nel libro: "California Granata", edito da Piemonte in Bancarella, presentato al Salone del Libro, che sta riscuotendo un buon successo. "Perchè l'idea di scrivere un libro? Tanti mi chiedono della mia storia e allora ho pensato di raccontarla seriamente".
Auguriamo a Matt un grande successo, perchè è un ragazzo simpatico e geniale, perchè la sua è una storia speciale, come dire... da Toro.