Liguori: “Mandragora sarà l’uomo in più del Toro”
TorinoGranata ha sentito Marco Liguori, direttore di www.pianetagenoa1893, per parlare del match di sabato prossimo.
Sicuramente quello che arriva a Torino sabato è un Genoa che fa abbastanza paura.
“E’ un Genoa rinfrancato, la squadra si è trasformata, sia nel morale che anche nel modo di giocare, Ballardini sa far valere il materiale che ha a disposizione, pur mantenendo la sua base del 3-5-2. Ma questo non è il Genoa del 2017/18, sono uomini diversi, la squadra è più forte, Destro è rinato, Strootman, può far male agli avversari. Ballardini applica benissimo il gioco all’italiana, catenaccio e contropiede, ma la sua squadra sa anche essere propositiva, aspetta il momento giusto per innescare un buon gioco sulle fasce. Zappacosta ha fatto una signora partita contro il Napoli. E’ una squadra pronta a colpire e quando lo fa l’avversario va in difficoltà. Adesso ha una media da Champions League, ma l’obiettivo principale è la salvezza anticipata. C’è quasi tutto un girone di ritorno quindi può succedere di tutto, il Genoa non si sente ancora salvo”.
Dall’altra parte c’è un Toro che pare migliorato con la cura Nicola, che voi a Genova conoscete molto bene.
“Nicola è la scelta giusta per il Torino perché è un allenatore da salvezza, si è visto con il Genoa, l’Udinese, con tanti successi personali, non ti porta in Champions League, ma sa fare la sua parte in situazioni difficili. Il Torino non ha squadra da lottare per la retrocessione, è da metà classifica tranquilla, sulla carta poteva anche ambire all’Europa. Tutt’ora è strana la posizione del Toro ma con Nicola ha cambiato spartito, lui sa farsi amare, come Ballardini. Sono due motivatori, anche se hanno un carattere diverso”.
Che partita prevedi?
“Per me vedremo una gran bella partita, anche dal punto di vista del gioco, perché il pareggio non serve a nessuno. I punti li devi fare con i diretti rivali. I pronostici non esistono più mancando il fattore campo. Il calcio senza pubblico è davvero triste. I due allenatori non sono da catenaccio fermo, non hanno paura ad affrontarsi”.
Secondo te perché Lerager e Schone alla fine non sono venuti al Toro?
Schone penso che non voleva rimanere in Italia (giocherà in Olanda nell'Heerenveen, ndr). Lerager ha fatto delle partite poco felici, ma il problema è che lui è un centrocampista anarchico, con voglia di attaccare. E’ sempre un rischio, se c’è sintonia con l’allenatore va bene, altrimenti rischi di non trovargli la posizione giusta. Nel campionato italiano c’entra molto poco”.
Ti aspetti Zaza a fianco di Belotti?
“Zaza potrebbe essere la carta vincente del Torino, ma c’è Mandragora, era nella Primavera del Genoa, esordì in un Genoa-Juventus, 1-0, era il 29 ottobre nel 2014, fu lanciato da Gasperini a soli 17 anni. Mandragora annullò Pogba. E’ un ottimo acquisto per il Toro”.