Gregucci: "Il tifoso granata deve capire che serve tempo"
Ennesima contestazione, ieri a Cairo. Con Angelo Gregucci, abbiamo analizzato il momento della squadra e la contestazione al Presidente Cairo.
"Bisogna aver pazienza. Si può far bene, ma vivono di eccessi troppo grossi in un senso e nell'altro. Il Torino ha una storia nobilissima, è molto radicato sul territorio ed io lo so perché essendo stato lì nell'ultimo anno del Filadelfia ho notato l'identificazione e l'immedesimazione nel giocatore del Torino. A testimoniare tutto ciò c'è la 'leggenda' del Cuore Granata. Io tutto questo l'ho capito solo andando a Torino perché da lontano non si poteva capire. Da quegli anni il Torino ha perso un po' questa che è una sorta di casa-monumento dove rappresentarsi. Hanno vissuto anni di alti e bassi, ma hanno la potenzialità di essere una grande squadra perché la storia lo certifica. Quando questo si impone, però, è molto difficile perciò serve tempo e il tifoso lo deve capire anche se non è facile".
Quindi come vede questa contestazione verso Cairo?
"Stando lontano non lo so. Cairo sta facendo degli sforzi, questo è evidente, ma non posso avere la presunzione di giudicare".
Lei prima parlava di pazienza, ma i tifosi, chiaramente, vorrebbero rivedere la squadra in A il prossimo anno.
"Non è facile perché due retrocesse hanno fatto investimenti importantissimi in questa stagione. Non si può nascondere che Atalanta e Siena hanno avuto un effetto cuscinetto nella retrocessione e hanno organici importanti che, tuttavia, non certificano la vittoria matematicamente. Dover vincere per forza la gara anche con la macchina più veloce è sempre difficile perché la curva dove puoi andare a sbattere è sempre dietro l'angolo. La B è uno dei campionati più difficili dell'intero panorama agonistico e poi ci sono squadre con entusiasmo e con le tre P: pazienza, programmazione e perseveranza. Il Novara può essere una di queste squadre, con un programma solido che viene da lontano e difficile da scardinare".