Fernandez: "Il Torino è una grande squadra, risalirà"
Un giocatore con la valigia in mano, arrivato dall’Argentina nel 2001 con destinazione Europa. Mariano Fernandez approda al Torino nella stagione 2003/2004 alla corte di Ezio Rossi, per aiutare a riportare i granata nella massima Serie. Classe 1978, dopo l’avventura nel capoluogo piemontese durata solo un anno, il difensore sudamericano passa prima alla Liga Spagnola, poi torna in Terra Madre. Poi di nuovo in Europa, ma questa volta in Romania. Dal 2007 l’Italia torna nel suo destino e dopo la Cisco Roma e il Gela, ora è il Sorrento di Lega Pro la sua casa. L’abbiamo raggiunto per parlare della sua nuova squadra e del Torino, squadra che a distanza di anni ricorda con enorme affetto.
“Come ti trovi a Sorrento?”
“Bene, molto bene. La società e lo stesso Presidente mi hanno voluto espressamente. E’una buona società, con un grande progetto e io credo in loro”
“Quali sono i vostri obiettivi? Quest’anno il Campionato sembra targato solo Novara".
“Il Novara è la squadra più forte che c’è attualmente in Lega Pro. Credo saliranno senza problemi in B quest’anno. Noi inizialmente avevamo la sola idea di vincere tutto, di batterci fino alla fine per portare la squadra a livelli mai visti. Le cose diciamo che non sono proprio andate così e ora dobbiamo pensare a salvarci, perché siamo comunque una grande squadra”.
“Che ricordi hai dell’anno al Torino?”
“Bellissimi. E’ stato un anno fantastico. Ho ancora tanti amici li, tra cui la mia ragazza e appena posso vengo su. Ho amato da subito la città e la società. Ho giocato tanto, praticamente tutto il campionato e ho anche segnato una rete. Che emozione, ancora me la ricordo. L’unico rammarico è stato non essere riusciti nell’impresa di riportare il Toro in alto come volevamo, ma era un periodo molto difficile anche per la società”.
“Stai leggendo del momento nero del Torino. Hanno cambiato allenatore e i risultati non arrivano”.
“Si, sento e leggo sempre del Toro. Mi spiace molto, ma sono sicuro che usciranno da questo brutto momento. Sono una grande squadra e torneranno sicuramente ai livelli di un tempo”.
“I tifosi lo contestano però e anche per voi giocatori non è facile questa situazione da gestire”.
“Si non è facile, non sembra ma si soffre ad essere giudicati male o presi di mira da cori durante la partita. I tifosi del Torino sono molto passionali, ma è normale che siano delusi dalle sconfitte. Si meritano la Serie A come se la merita la squadra. Ne approfitto comunque per salutarli e fargli i miei migliori auguri di Natale”.