ESCLUSIVA TG – Zichella: “Che colpo per il Toro l’arrivo di Zapata. Con il Genoa non sarà facile”
Giovanni Zichella è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Zichella è un allenatore che per diciannove anni ha lavorato nel settore giovanile del Torino per poi andare altrove ad allenare prime squadre. Con lui abbiamo parlato del mercato che si è appena concluso e della gara di questa sera fra il Torino e il Genoa.
Come giudica il mercato del Torino?
“In tutta sincerità, pensavo che sarebbe arrivato ancora un altro difensore oltre a Sazonov che potesse giocare sia da uno dei tre centrali, ma anche da terzino destro, per intenderci uno che fa come Rodriguez che all’occorrenza può anche fare il braccetto sinistro, ma appunto a destra. Questo perché Djidji dovrà essere nuovamente operato, Zima non è ancora al meglio e considerando che il ragazzo russo naturalizzato georgiano avrà bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi in Italia e assimilare il gioco di Juric. In avanti l’arrivo di Zapata è positivo. L’anno scorso il Torino aveva fatto più di quello che poteva in base ai valori tecnici della squadra. Quando mi dicono che l’allenatore non incide più di tanto sui risultati non sono d’accordo, sono di parte sicuramente poiché faccio questo di lavoro, ma Juric è proprio l’esempio di ciò che dico: ha ottenuto dalla squadra più di quello che poteva dare. Alle volte si spendono tanti soldi per prendere un attaccate, ma Juric è paragonabile a un giocatore importante e lui l’anno scorso ha fatto la differenza. Aggiungo che, purtroppo o meno male, oggi nel calcio tutti vedono tutto e negli ultimi decenni ha preso piede la figura del match analysis che studia nei minimi particolari tutto e questo ha fatto sì che il gioco di Juric è stato studiato e sono state prese delle contromisure e lo si è visto nella scorsa gara contro il Milan, a prescindere dal tasso tecnico dei rossoneri. Theo Hernandez infatti quando aveva palla il Milan si spostava passando da destra a sinistra e Schuurs o Bellanova dovevano seguirlo lasciando quindi spazio a Leao per agire. Juric, che ne ha le capacità, dovrà quindi pensare per alcuni momenti della partita a un piano B per quanto riguarda il suo gioco. Personalmente preferisco Schuurs da centrale dei tre poiché, a mio parere, da braccetto destro perde qualche cosa e anche Buongiorno rende meglio quando fa il braccetto a sinistra e quando devono giocare spostati si perde qualche cosa. Ecco perché dicevo che per il Torino era essenziale prendere un altro difensore. Bellanova, lo conosco dai tempi in cui giocava negli Allievi del Milan, ed è un buon calciatore. Forse è uno di quelli che entra in forma un po’ più tardi rispetto agli altri e non so che cosa farà al Torino, ma sono convinto che, avendo buone caratteristiche che si sposano bene con il gioco di Juric, farà bene”
Ma alla luce del mercato secondo lei, il Torino potenzialmente oggi è più oppure meno o uguale a quello della scorsa stagione?
“Oggi la forza del Torino non cambia di molto rispetto alla scorsa stagione e, ripeto, se avessero preso un difensore in più sarebbe stato più facile per l’allenatore. Però se Zapata sarà quello che tutti abbiamo visto prima degli infortuni degli ultimi due anni allora il Torino avrà meno difficoltà a segnare e questo inciderà sui risultati”.
Oggi il Torino affronterà il Genoa, come vede i rossoblù?
“Il Genoa aveva inciuccato la prima partita con la Fiorentina perché fra la Serie A e la B non c’è la differenza solo di una categoria bensì di cinque, c’è proprio un mare in mezzo a differenza fra la Lega Pro e la B dove effettivamente c’è una categoria di differenza. Il Genoa è infatti partito prendendo quattro gol in casa, ma non è male come squadra, anzi, secondo me è una buon squadra e infatti lo ha dimostrando vincendo la scorsa partita contro la Lazio a Roma. Ho visto la partita e ha giocato da squadra che si deve salvare: è stata lì molto umile, tutti compatti e ha colto l’occasione quando ha avuto la passibilità e ha segnato vincendo. Se con il Torino farà altrettanto non sarà semplice per i granata. Le squadre che affrontano quelli di Juric se giocano in un certo senso favoriscono la sua, ma se si chiudono dietro diventa tutto più complicato”.
Magari adesso con Zapata le cose potranno cambiare?
“Ci sta. Penso che adesso Juric abbia in testa di conquistare palla, fraseggiare e andare con i trequartisti a fare gol oppure palla lunga di Milinkovic-Savic per Zapata e poi ci pensa lui. Così il Torino non dà più punti di riferimento quasi fissi gli avversari. Ci sta affidarsi al singolo là davanti se questo ha le qualità. Zapata è stato anche accolto molto bene dai tifosi quindi immagino che stenta la responsabilità, ma è un giocatore d’esperienza che ha giocato in squadre importanti per cui non patirà questo e ne trarrà forza”.
Un pronostico su Torino-Genoa?
“Sono due, uno è quello del tifoso quindi deve vincere il Torino. L’altro da allenatore dico che non sarà una partita facile e sarà tutta da giocare perché il Genoa arriva da una vittoria importante e quando si vince la settimana successiva e bella e l’allenatore può approfittarne per lavorare ancora di più e fare cose. Per il Torino sarà una partita delicata e importante: un bel test, la prova del nove per vedere dopo il mercato come reagisce la squadra”.
Cambiando argomento e parlando di lei, attende una nuova squadra. Ha già avuto proposte?
“Dopo tanti anni ho ancora voglia di allenare e insegnare calcio. Sì ho avuto delle proposte, ma per vari motivi non le ho accettate. Cerco un progetto che mi permetta di allenare al meglio”.