ESCLUSIVA TG – Venerato: “Per il Torino un mercato d’attesa e in linea con le possibilità”
Ciro Venerato è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Venerato, giornalista Rai, abbiamo fatto il punto sul mercato del Torino.
Il Torino ha bisogno di rinforzi, ma a differenza di altre società non ha ancora agito sul mercato, perché?
“Il Torino, come tutte le società di serie A, conta fino a dieci prima di investire un euro, ma sono certo, conoscendo la bravura di Petrachi, che da qui al due febbraio qualche rinforzo arriverà. Giudicare il mercato di una società dopo tre giorni dall’apertura non è giusto, perché il mercato è come una partita di calcio che non si può giudicare dopo due minuti di gioco, lo si deve fare al novantesimo e alle volte anche oltre. Il due di febbraio dopo le ventitre si potrà fare una valutazione severa, attenta o al contrario propositiva e positiva, oggi non ci si può fasciare la testa, fermo restando che tutte le società in un momento come questo non possono investire soldi in stipendi e contratti senza valutare attentamente altrimenti sbagliano. Il Torino nel mercato estivo ha incassato, ma anche speso e non si può ignorare che non ha i fatturati di Juventus, Roma, Napoli, Milan e Inter. Se non si vuole essere populisti si tengono in conto tutti i fattori, altrimenti basta attaccare Cairo e Petrachi e si ricevono gli applausi, io nella mia carriera ho sempre cercato di essere razionale e di non fare il populista”.
Anche con il Chievo però il Torino non ha quasi tirato in porta e ormai è evidente che con gli attuali giocatori il problema del gol non lo si risolve. Se non arrivano rinforzi subito non c’è il rischio che la situazione già delicata si complichi?
“Il Torino ha diciotto punti e dista dalla zona Europa nove lunghezze, quindi in tutta franchezza non penso possa avere delle velleità di piazzarsi in un posto utile per disputare l’Europa League il prossimo anno. Ciò che è riuscito a fare lo scorso anno penso sia una piacevole eccezione, ma non la regola anche perché il Torino non ha i fatturati delle società che ambiscono a questi traguardi. Non credo quindi che prenderà giocatori per puntare al quinto posto in quanto non ha la possibilità di dare fastidio a quelle squadre che possono andare in Champions o in Europa League, Napoli, Lazio, Genoa, Sampdoria, Milan, Fiorentina e Inter. Allo stesso tempo, però, non ritengo che il Torino debba preoccuparsi più di tanto della zona retrocessione avendo sei punti in più del Cagliari. Sicuramente c’è la voglia di cercare di arrivare più in alto possibile, ma questo è”.
Quindi i vari Ilicic, Giovinco, Destro non arriveranno oppure possono essere presi comunque?
“Al Torino interessava Pinilla, ma sappiamo che è andato all’Atalanta. Così come Zapata e a giugno il Napoli aveva fatto intendere che si sarebbe potuto trattare a gennaio, ma l’esplosione del ragazzo a Napoli ha fatto si che Benitez abbia stoppato ogni velleità perché Gabbiadini, che può giocare anche da seconda punta, è l’alternativa d’Insigne e di conseguenza Zapata resta il vice Higuain. Tutto questo ha un po’ spiazzato il Torino che sperava di mettere le mani su Zapata o Pinilla. Per quel che riguarda Destro, tranne colpi di coda di fine mercato che possano arrivare dall’estero, resterà a Roma fino a giugno e poi chiederà di andare via. In questo momento il Torino sta valutando quali attaccanti ci sono sul mercato, a meno che Petrachi non tiri fuori qualche straniero che al momento non conosciamo”.
Ma Ventura vuole giocatori che già conoscono il calcio italiano, difficile che arrivi adesso uno dall’estero.
“E’ la società a decidere, ma anche la dirigenza sa che a gennaio è meglio prendere giocatori che già conoscono il campionato e abbiano minuti nelle gambe, però il mercato alle volte impone certi comportamenti consequenziali e il Torino non può sempre fare ciò che vuole, nel senso che non sempre riesce a prendere i giocatori che cerca perché o i calciatori vanno da un’altra parte o non si trova la formula giusta per prenderli. Il Torino ha un allenatore importante che forse ha ottenuto meno di altri colleghi pur avendo fatto un ottima carriera, quindi già adesso la squadra può conquistare qualche punto in più perché ha delle qualità tattiche che le possono permettere di esprimere un calcio migliore. Qualche acquisto mirato sarà fatto e alla fine della stagione non sarà impossibile raggiungere la parte sinistra della classifica, arrivando a ridosso delle squadre che andranno in Europa League, queste sono le reali possibilità, lo scorso anno il Torino aveva ottenuto più delle proprie forze economiche ed è stata un’eccezione che conferma la regola. Il Torino ha la forza in generale per disputare un buon campionato lottando senza patemi più proiettato verso la parte alta della classifica, poi ci può essere quella stagione che azzecca l’Immobile di turno o il Cerci rigenerato e ottiene la partecipazione all’Europa League”.
Di conseguenza si può pensare che dal mercato arriveranno i Bergessio, i Marchionni, magari Saponara o Ledesma?
“Bergessio a Catania ha fatto bene, mentre alla Sampdoria si è ritrovato subito chiuso da Okaka e in mano a Ventura potrebbe trovarsi bene visto che il mister nella sua carriera ha sempre fatto esplodere gli attaccanti e tutti gli anni ha avuto un attaccante in doppia cifra. Ledesma non è più un ragazzino, ma potrebbe ancora esprimere per la categoria un buon calcio, un po’ quello che fece Junior quando arrivò in Italia dal Brasile e proprio al Torino disputò un grande campionato, con gli opportuni distinguo ovviamente, senza pretendere dal laziale grandi corse, ma puntando sulla sua capacità di far girare la palla. Saponara come mezz’ala, nel ruolo che è stato di Kakà, soprattutto se il Torino giocasse con il rombo con un vertice alto e uno basso e il milanista potrebbe fare un po’ quello che faceva Zidane nel rombo di Lippi, il centrocampista intermedio o nel 4-3-1-2 con i tre mediani in linea e Saponara che dà la palla alle due punte”.
I tifosi è meglio che non si aspettino arrivi nei prossimi giorni, tutto demandato alle settimane successive?
“E’ ancora presto e la società sta valutando, si capirà meglio dopo la metà di gennaio cosa potrà accadere, quando le società importanti riusciranno a fare degli investimenti e libereranno qualcuno degli attuali giocatori che si troverebbero chiusi dai nuovi arrivati. A quel punto il Torino potrà andare a parlare con la Fiorentina o con la Juventus o con la Roma o anche con l’Inter o il Milan che hanno alcuni giovani interessanti. E’ tutto molto aperto per ora, ma è giusto ricordare che tutto va rapportato al bilancio e il Toro farà un mercato da Toro: rivalutando qualche giocatore di una grande squadra o prendendo qualcuno in serie B e trasformandolo in un calciatore da serie A, come ha già fatto nel recente passato. Quindi Saponara potrebbe stuzzicare la fantasia di Ventura che stravede per Giovinco, ma quest’ultimo non dico che sia impossibile che approdi al Toro, ma sicuramente è molto molto difficile, anche se la Juve lo cederebbe domani mattina al Torino, però c’è da valutare la reazione dell’ambiente e soprattutto da tenere in conto le richieste economiche che si aggirano sui 2-2,5 milioni di euro, tanto più se alla Juventus non dovesse essere pagato il costo del cartellino visto che il contratto scadrà a giugno. Mercato d’attesa, ma sono convinto che di qui alla fine un paio di colpi da Toro saranno portati a casa”.