ESCLUSIVA TG – Tricarico: “Il Toro con l’organico che ha è quasi obbligato a lottare per l’Europa League”

30.08.2018 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Fabio Tricarico
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Fabio Tricarico
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Fabio Tricarico è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Tricarico attualmente si occupa di scouting per l’Empoli e in precedenza da calciatore aveva militato nel Torino dal 1997 al 2001. Con lui abbiamo parlato dell’inizio del campionato e delle prospettive dei granata.

Che idea si è fatto del Torino che sta per ufficializzare la cessione di Niang e potrebbe salutare anche Ljajic e dell’avvio che ha avuto in campionato con la sconfitta con la Roma e il pareggio in rimonta con l’Inter?

“Diciamo che ci può anche stare il mezzo passo falso nell’avvio di campionato poiché sono state affrontate squadre come la Roma e l’Inter. Oltretutto con la Roma il gol di Dzeko è arrivato nei minuti finali e con l’Inter il Toro ha rimontato due gol di svantaggio e ha anche avuto occasione di segnare la rete che lo avrebbe fatto vincere. In entrambe le partite i secondi tempi sono stati giocati bene, quindi, vuol dire che la squadra deve a ancora trovare i giusti equilibri ed uscire dal punto di vista fisico. In Italia siamo abituati a dire che ci vogliano tre-quattro partite per assestarsi, mentre all’estero magari le squadre sono già pronte dalla prima amichevole estiva. Il calendario non è stato molto favorevole, ma, secondo me, il Toro con il pareggio ottenuto a San Siro acquisirà maggiore autostima, sicurezza e soprattutto più entusiasmo. La piazza è carica e questo pareggio con l’Inter non è da buttare, anzi, ma c’è da vedere se si può andare avanti in un modo adeguato e positivo oppure no. Personalmente ho abbastanza fiducia nel Toro per quello che ha fatto, nonostante un solo punto conquistato in due partite.
Per quel che riguarda il mercato, uno come Ljajic lo terrei sempre, ma gli attaccanti sono tanti e magari c’è anche la voglia d’incassare dalle cessioni”.

Come si può conciliare un attacco numericamente abbondante con l’idea di Mazzarri di giocare con il 3-5-2 di base?

“Magari Mazzarri troverà il modo di far giocare Falque e anche Belotti e Zaza. A Falque piace partire un po’ largo per poi accentrarsi, ma sono certo che il mister una soluzione la troverà anche se non è facile. Comunque il Torino deve ripartire dal pareggio di San Siro e rivedere un po’ ciò che non ha funzionate al meglio nel primo tempo. E per il resto nessuno è intoccabile, detto questo sono convinto che il Toro sia una buona squadra”.

Ritiene che la squadra sia equilibrata a centrocampo con gli arrivi di Soriano e dei più giovani Meïté, Ola Aina e Lukic, tornato dopo l’esperienza al Levante?

“Sì, ma è chiaro che soprattutto i giovani vadano fatti giocare, anche se non sarà facilissimo per loro perché dovessero incappare in errori rischierebbero critiche. E’ importante che abbiano il carattere e la determinazione giusta per affrontare alcune partite. Secondo me, far giocare giovani che hanno prospettiva è un bene, anche perché il Torino non può fare diversamente se vuole ottenere plusvalenze. Certo se poi non dovessero venire i risultati cambierebbe tutto, ma credo che Mazzarri cercherà la stabilità e alla fine non guarderà tanto alla maturazione dei giovani nel senso che se li vede pronti li utilizzerà altrimenti no”.

Salvo che non sia costretto da infortuni.

“Eh, questo può sempre accadere e si può solo sperare che il giovane si faccia trovare pronto come mi è sembrato nel caso di Ola Aina”.

In generale pensa che il Torino possa lottare fino all’ultimo per l’Europa League avendo la meglio sulle altre dirette concorrenti?

“Credo che quest’anno ci saranno parecchie squadre che lotteranno per non retrocedere e sono molto più indietro per giocatori a livello individuale, quindi, il Toro con l’organico che ha è quasi obbligato a lottare per l’Europa League, altrimenti sarebbe una stagione fallimentare. Lazio e Milan anche se oggi hanno zero punti è probabile che risaliranno la classifica, ma il Toro è, secondo me, superiore a Sampdoria e Fiorentina. Non so se il Toro arriverà in Europa League, ma può giocarsela fino all’ultima giornata e sarebbe una bella cosa. Ripeto, sono convinto che possa farcela”.