ESCLUSIVA TG – Stellone: “L’abbondanza in attacco per il Torino è un vantaggio”

12.09.2019 13:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Roberto Stellone
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Roberto Stellone
© foto di Federico Gaetano

Roberto Stellone è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Stellone ha giocato nel Lecce nella seconda metà della stagione 1998-99 e nel Torino dal 2005 al 2009, attualmente è un allenatore. Con lui abbiamo parlato della partita di lunedì sera fra le sue ex squadre e delle prospettive dei granata.

Il Torino ha vinto le prime due partite e nella prossima sfiderà il Lecce, un’altra possibilità per accumulare punti utili per raggiungere il traguardo finale di tornare in Europa?

“Tutte le partite sono comunque difficili, anche se il Torino è partito benissimo, gioca bene ed è in salute. Il Lecce viene da due sconfitte consecutive, ma il passaggio dalla B alla A non è mai facile, comunque hanno allestito una squadra per salvarsi. Il Torino sulla carta ha la possibilità di fare punti, però, ripeto queste partite non sono mai facili e Mazzarri saprà sicuramente tenere sulla corda i giocatori perché un’altra vittoria darebbe maggiore fiducia alla squadra, alla società e ai tifosi”.

I granata hanno mantenuto l’organico dell’anno scorso, ma con l’innesto soprattutto di Verdi cambieranno le prospettive in attacco?

“Sono stati fatti acquisti mirati perché non serviva stravolgere l’organico e il vantaggio di non aver cambiato i giocatori è che la squadra conosce già i concetti e gli schemi che vuole l’allenatore e in più l’inserimento di Verdi è un valore aggiunto perché va a completare un parco attaccanti importante e dà all’allenatore soluzioni in più e diverse. Verdi è un giocatore che salta l’uomo e che sa calciare bene con tutti e due i piedi per cui è stato un ottimo acquisto. Ujkani come secondo portiere ha un’ottima esperienza, ma soprattutto Verdi e Laxalt faranno benissimo a un gruppo già bene assortito”.

Come si può prospettare l’inserimento di Verdi in questo parco attaccanti?

“Quando si hanno tanti attaccanti e tutti bravi e con caratteristiche diverse come ha il Torino quando tutti stanno bene è un problema per l’allenatore scegliere, ma questo aiuta poiché si crea quella giusta competizione durate l’allenamento in quanto nessuno molla di un centimetro perché se un giocatore si rilassa durate la settimana c’è subito il compagno di reparto forte uguale o ancora più forte che spinge. L’abbondanza sarà un vantaggio anche quando ci saranno gli inevitabili infortuni o squalifiche. Quando, invece, staranno tutti bene chi meglio di Mazzarri, che li conosce e li vede tutti i giorni, può scegliere tra giocatori che entrano bene a partita in corso o che fuori casa danno qualche cosa in più rispetto a quando giocano al Grande Torino o viceversa? Mazzarri è un allenatore ben preparato e saprà chi schierare in ogni partita”.

L’anno scorso la difesa è stata il punto di forza del Torino, ma adesso c’è stato il caso Nkoulou quanto può incidere sul gioco della squadra?

“La vicenda di Nkoulou non l’ho seguita con attenzione e non giudico se sono state giuste o sbagliate le scelte della società e del ragazzo. Mazzarri è un allenatore che ha carisma e che è preparato e saprà chi mettere in campo e prendere le contromisure per l’assenza di un giocatore che sia Nkoulou o un altro e qualunque sia il motivo dell’assenza. Se un giocatore c’è o non c’è non può cambiare, soprattutto in fase difensiva, l’atteggiamento o i concetti dell’allenatore. Non è un problema, almeno non penso che possa esserlo. Mazzarri sa tenere il gruppo sulla corda, a me da allenatore non è mai capitata una cosa del genere, ma se mi dovesse succedere sicuramente osservando farei le giuste considerazioni sulla situazione e saprei come comportarmi di fronte a un giocatore che si rifiuta di giocare. Lo stesso, sono certo, sa fare Mazzarri”.

Secondo lei, quest’anno il Torino riuscirà a piazzarsi in un posto utile per l’Europa League?

“Ma sì, ci è risuscito l’anno scorso e quest’anno sono stati inseriti giocatori importanti e in più la squadra ha un anno in più di lavoro con Mazzarri, quindi, ancora più dell’anno scorso ha le carte in regola per centrare quest’obiettivo”.

Cambiando argomento e parlando di lei, quando la rivedremo in panchina?

“Sono in attesa di scegliere la situazione giusta. Ho avuto un paio di offerte in Italia in Serie B e all’estero all’inizio dell’anno e adesso valuterò che cosa uscirà”.