ESCLUSIVA TG – Semioli: “Dal Torino mi aspetto continuità di gioco e di risultati”

16.11.2017 07:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
ESCLUSIVA TG – Semioli: “Dal Torino mi aspetto continuità di gioco e di risultati”
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© foto di Federico De Luca

Franco Semioli è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Semioli è cresciuto nelle giovanili del Torino dove poi ha giocato in prima squadra dal 1997 al 1999 e in seguito nella stagione 2000-2001 e in quella 2010-2011 e nella prima parte della successiva. Ha indossato anche la maglia del Chievo dal 2003 al 2007. Attualmente è l’allenatore degli Juniores Nazionali del Chieri. Con lui abbiamo parlato della sfida che ci sarà domenica pomeriggio fra le sue ex squadre.

Dopo la positiva prestazione con l’Inter che cosa si aspetta dal Torino nelle prossime partite?

“Mi aspetto continuità. Penso che continuità sia la parola giusta perché al Torino fino ad ora è mancato proprio questo, infatti, ha alternato prestazioni positive ad altre deludenti. Il Toro deve ripartire veramente dalla bella prestazione che ha fatto a Milano con l’Inter, dove si è visto che ha personalità, quindi, speriamo che continui su questa strada. Alla fine è proprio questo che la gente vuole vedere dal Toro: il suo spirito e a San Siro lo si è visto”.

Burdisso ha dimostrato di essere ancora un giocatore determinante nonostante i trentasei anni. Con a disposizione N’Koulou, Lyanco, Moretti e Bonifazi sarà un problema per Mihajlovic trovare spazio anche per Burdisso?

“Sì e io spero che sia un problema per lui perché vorrebbe dire che ha tutti i difensori centrali a disposizione e di conseguenza ha la possibilità di scegliere il giocatore che in quel determinato momento sta meglio. Burdisso al suo esordio con la maglia granata nella partita con l'Inter ha giocato veramente bene e nonostante l’età “avanzata” ha dimostrato grande affidabilità. È un giocatore che sta bene e, quindi, può essere molto utile nel proseguimento del campionato”.

Con il 4-3-3 Ljajic, pur potendo stare tra le linee, però torna alla posizione d’esterno d’attacco. C’è il rischio che risulti meno determinante?

“Sì, secondo me, può essere perché partendo più largo ha meno possibilità d’inventiva rispetto a quando può girare dietro alle punte svariando da destra a sinistra. È un giocatore che non dà mai punti di riferimento e giocando esterno penso che sia più “limitato”, però, c’è da dire che è un giocatore che ha qualità tecniche fantastiche, è unico e in ogni momento da lui ci si può sempre aspettare qualche cosa di positivo, la giocata vincente”.

L’Italia non si è qualificata per il Mondiale in Russia questo può essere un vantaggio per il Torino nel senso che Belotti avrà da concentrarsi solo sul Toro?

“Non penso che la Nazionale e il Mondiale sarebbero potuti essere un problema conoscendo Belotti. Lui in qualsiasi partita che disputa, da un’amichevole a una gara della Nazionale o a quella del Toro, ma anche solo a un semplice allenamento, dà sempre il cento per cento, quindi, non sarebbe cambiato niente se anche l’Italia si fosse qualificata per il Mondiale. Comunque è normale che la mancata qualifica al Mondiale in Russia permetterà al Torino di avere Belotti maggiormente a disposizione e di conseguenza anche lui potrà concentrarsi di più sul Toro”.

Domenica il Torino affronterà il Chievo, squadra che lei conosce bene, quanto può essere influente questa gara per entrambe le formazioni?

“Per il Torino, come dicevo prima, c’è bisogno di trovare continuità e una vittoria in casa vorrebbe dire molto perché si ripartirebbe al meglio dopo la sosta per gli impegni della Nazionale. Una vittoria permetterebbe anche di trovare ancor più serenità nell’ambiente e, quindi, questo vorrebbe dire lavorare più serenamente senza l’assillo di dover vincere a tutti i costi. Secondo me, sarebbe un ottimo punto di partenza. Per il Chievo, invece, si parla sempre di una squadra che è organizzata, “rognosa” e lo si è visto anche contro il Napoli. È una formazione che sa difendersi e ripartire e che non lascia giocare, di conseguenza sarà una partita difficile per il Torino, però, penso che le motivazioni faranno la differenza per il Toro”.

Cambiando argomento e parlando di lei, per il secondo anno è l’allenatore degli Juniores Nazionali del Chieri e si sta togliendo delle soddisfazioni, Quali sono gli obiettivi per questa stagione?

“Siamo in testa alla classifica, quindi, il campionato sta andando molto bene e questo mi rende molto contento. Speriamo di continuare così. L'obiettivo è vincere il campionato per poi disputare le finali com’ era accaduto l’anno scorso. L'intenzione è quella di puntare sempre più in alto”.