ESCLUSIVA TG – Rampanti: “Il dilemma del Toro è che non segnano gli attaccanti. La società dovrà intervenire sul mercato”

11.12.2021 10:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Rosario Rampanti
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Rosario Rampanti

Rosario Rampanti è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Rampanti da calciatore ha fatto la trafila nelle giovanili del Torino e in seguito è passato alla prima squadra militandovi dal 1968 al ‘69 e poi dal 1970 al ’74. In carriera ha anche indossato la maglia del Bologna dal 1975 al 1979, con una parentesi nel Brescia nella stagione 77-78. Smesso di giocare ha allenato fra le altre squadre la Primavera del Torino dal 1990 al ‘94 e sempre nel 1994 anche la prima squadra. Con lui abbiamo parlato del momento dei granata e della partita di domani alle 12,30 con i felsinei.

IL Torino è squadra da partite in casa infatti il maggior numero dei punti e dei gol li ha fatti fra le mura amiche, invece il Bologna, che in classifica ha cinque punti in più, lontano dal Dall’Ara fatica. Che partita si aspetta?

“Visto che il Torino va meglio in casa e il Bologna non va bene fuori e che fra i granata rientra qualche giocatore dopo gli infortuni credo che possa fare qualche cosa di positivo. Con il ritorno di Mandragora il Torino acquisisce qualche cosa, anche se dopo uno stop di un mese e mezzo non si possono fare faville, ma nel caso mancasse Pobega, o non fosse al meglio, compenserebbe. Comunque si spera che Pobega possa esserci, altrimenti ci sarebbe qualche problema sotto il profilo della robustezza della squadra perché Tommaso è un giocatore che a centrocampo si fa molto sentire proprio dal punto di vista fisico e atletico. E’ forte fisicamente e il Torino accusa qualcosa quando lui non c’è”.

Dal punto di vista realizzativo il Torino in casa ha segnato 16 dei 20 gol finora fatti, ma in generale non fa molte reti e il più prolifico fra le mura amiche è stato Pobega con 3 e gli altri Sanabria, Pjaca, Brekalo e Bremer sono a quota 2 come Belotti, che però è infortunato, e poi con 1 ci sono Praet, Lukic e Singo. Anche per lei manca il bomber?

“Questo è un tasto dolente per il Torino: l’assenza di Belotti e il perdurare di queste azioni non convincenti di Sanabria e Zaza che purtroppo non ha mai manifestato qualità degne per quello che è stato pagato. Il Torino sotto questo aspetto ha grossi problemi, però finché segnano gli altri potrebbe anche reggere. Ma fino a quanto durerà che segnino gli altri e non gli attaccanti?. Non so, questo è un dilemma e il Torino in termini di punti sta pagando. C’è una partecipazione collettiva al gioco e un dispendio di energie nel costruire azioni offensive che però poi non si traduce a sufficienza in gol fatti e i punti in classifica non rispecchiano il gioco che obiettivamente dà soddisfazione”.

Forse la soluzione è nello sperare che ci siano meno infortunati e poi intervenire a gennaio in sede di mercato?

Intervenire sul mercato assolutamente sì, anche perché non ci si può aspettare che nell’arco della stagione non capiti qualche infortunio e poi quando gli infortuni iniziano ad essere troppi c’è da preoccuparsi poiché c’è qualche cosa che non funziona. Potrebbe non funzionare qualcosa in certi giocatori che sono soggetti a infortunarsi spesso, potrebbe essere che alcuni non reggono carichi di lavoro forti, potrebbero esserci problemi di assistenza medica. Le cause potrebbero essere tante e non solo una”.

Poiché il Bologna ha più punti in classifica verrebbe facile dire che da questa partita ha più da perdere il Torino. Concorda?

“Assolutamente, nessuno ci sta a perdere però in questo momento sta meglio il Bologna e quindi il Torino deve assolutamente vincere altrimenti inizierà a venire scoramento, sfiducia sia nei giocatori sia nell’ambiente e queste cose non fanno mai bene”.

Prima che termini l’anno, che coincide anche con la fine del girone d’andata, in 11 giorni il Torino dovrà giocare 4 partite tre (Bologna, Verona e Inter) in campionato e una in Coppa Italia (Sampdoria). Quanto di buono potrà fare?

“Il Torino deve sperare di recuperare qualche giocatore, che non ci siano ulteriori infortuni e se Juric avrà tutti o quasi a disposizione potrà riuscire a cavarsela bene in questo tour de force, ma se perdurano le assenze e se si perdesse qualche altro giocatore allora sarebbero problemi. La società viste tutte queste cose che sono successe finora dovrà assolutamente intervenire a gennaio sul mercato, ma a gennaio si trova quel che si trova. Nel mercato di riparazione è difficile trovare qualcuno che poi faccia fare il salto di qualità”.

In quali reparti il Torno dovrà rinforzarsi a gennaio?

“Secondo me, dovrebbe intervenire in tutti i reparti”.

Quindi non solo per un attaccante e un terzino.

“Ripeto, in tutti i reparti perché vanno considerati anche i giocatori che si vogliono cedere e ce ne sono in ogni ruolo: difesa (Izzo, ndr), centrocampo (Rincon e Baselli, ndr) e attacco (Zaza, Verdi e Warming, ndr) per cui qualora andassero via dovrebbero essere rimpiazzati, anche per non trovarsi scoperti in caso di infortuni”.