ESCLUSIVA TG – Piccari: “Per ciò che sta facendo Juric anche il Torino può ambire a un posto in Europa League”

14.11.2021 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Marco Piccari
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Marco Piccari

Marco Piccari è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Con Piccari, conduttore della trasmissione “Maracanà” di Tmw Radio, abbiamo parlato del Torino e di Belotti.

Il Torino finora ha avuto un andamento un po’ altalenante, ma come si appresta ad affrontare l’ultima parte del girone d’andata?

“Il Torino ha margini di crescita. Mi piace molto il lavoro di Juric e sono convinto che alla lunga potrà portare risultati positivi alla squadra granata. Il Torino ha fatto vedere delle cose importanti e che è sulla strada del lavoro del mister. Magari ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma è una squadra che ha già una forte identità. Mi vengono in mente alcune partite, ad esempio, quella con il Napoli dove si è visto che i granata hanno messo in difficoltà i partenopei con l’atteggiamento aggressivo dell’uno contro uno. Ci vuole un po’ di pazienza, ma credo che Juric sia entrato nella testa dei giocatori, anche se è chiaro che alla squadra possa mancare ancora qualche cosa dal punto di vista qualitativo, alcuni giocatori non hanno ancora reso al massimo e Belotti fisicamente non sta attraversando un momento semplice e mi sembra ancora indietro di condizione e lo ha dimostrato anche in Nazionale nonostante le difficoltà degli attaccanti azzurri siano un po’ diffuse visto che anche Immobile lo è. Per il modo che sta in campo l’Italia l’attaccante centrale soffre un po’ perché deve fare un determinato tipo di lavoro e Immobile e Belotti sono portati a giocare in maniera diversa. Credo però che il lavoro di Juric ha fatto vedere, secondo me, più cose positive che negative. Quindi quest’ultima parte del girone d’andata deve essere affrontata dal Torino prendendo in considerazione gli aspetti buoni che sono stati ottenuti fin qui. La squadra ha già un’identità che magari in passato non aveva per cui darei molta fiducia e tempo a un allenatore come Juric, che abbiamo visto anche in passato pur non avendo rose di grandissima qualità è sempre riuscito a fare vedere cose importanti e, soprattutto, a valorizzare i giocatori. Juric merita tranquillità, fiducia e tempo e così il Torino potrà cresce ancora. Si parla molto di Fiorentina, Bologna e Verona come squadre che possono ambire a un posto in Europa League e io ci metto anche il Torino”.

Fra le cose positive la difesa è divenuta più solida, ma forse stanno mancando un po’ i gol degli attaccanti e di Belotti, seppur sia lui sia gli altri abbiano avuto infortuni che li hanno condizionati?

“Sì, manca la continuità nelle prestazioni dei giocatori dovute agli infortuni, Belotti è un giocatore importante, al di là della sua situazione contrattuale che deve essere affrontata. Al Torino è mancato veramente il Belotti che conosciamo e lo si è visto anche venerdì sera in Nazionale. Lui è un grande, è un generoso e come Immobile si sacrifica e si sbatte tantissimo in campo. Forse anche troppo e addirittura nel tempo è diventato più un centrocampista che un attaccante  basta vedere ciò che ha fatto negli scorsi anni nel Torino: un lavoro incredibile che lo portava anche molto lontano dalla porta, Credo che la prima cosa da fare sia recuperarlo dal punto di vista fisico e poi portarlo il più possibile dentro l’area di rigore. Questo, magari, potrebbe essere il compito prossimo di Juric per cercare di trovare qualche gol in più che serve al Torino”.

Un Belotti che ritrova livelli importanti può essere quindi la chiave di volta  per far sì che il Torino possa lottare per un posto in Europa League?

“Questo è sicuramente l’aspetto principale perché i gol di Belotti sono importanti, ma va recuperato come giocatore perché si vede, come dicevo,  che in questo momento è un po’ in difficoltà. Comunque penso che anche la partita con la Svizzera in Nazionale e il fatto che il ct Roberto Mancini dopo Immobile metta lui siano segnali che possano dargli fiducia per ritrovare la giusta condizione. Al Torino serve un giocatore così, c’è poco da dire perché gli altri sono tutti dei buoni calciatori che possono dare una mano, ma appunto serve il miglior Belotti assolutamente. Questo è una dei primi compiti di Juric: ritrovare Belotti al 100% dal punto di vista della condizione fisica e poi anche i suoi gol che sono importanti”.

Tra i nuovi giocatori del Torino chi l’ha impressionata positivamente di più?

Brekalo mi piace tantissimo come giocatore. Secondo me, ha margini di crescita importanti e che possa anche molto vicino al pensiero di calcio di che vuole fare Juric. Cito lui perché è quello che mi ha colpito maggiorente e con Juric può fare veramente il salto di qualità”.

Qualcuno invece l’ha delusa quest’anno nel Torino? Qualcuno dal quale si aspettava di più e che è rimasto sotto tono?

“Mah, per le caratteristiche tecniche che ha mi aspetto sempre qualche cosa in più da Mandragora. Ma anche lui ha avuto un infortunio e sta ancora cercando di recuperare. Mi aspetto molto da lui perché penso che sia il giocatore che dal punto di vista qualitativo possa servire molto al Torino a centrocampo. Non si può annoverarlo fra le delusioni, ma va assolutamente recuperato al più presto perché è quello che ha maggiore qualità e può fare la differenza in mezzo al campo”.

La prossima partita del Torino sarà con l’Udinese, nel posticipo del lunedì alla ripresa del campionato, che ha gli stessi punti in classifica dei granata. Che gara si aspetta?

“E’ una di quelle partite un po’ difficili da inquadrare perché l’Udinese è una squadra spigolosa e Gotti è uno molto bravo a trovare anche il modo per non far giocare gli avversari. Non mi aspetto un match spettacolare, ma una gara più concreta dove ognuna delle sue squadre cercherà di imporre le proprie caratteristiche. Vedremo se il Torino riuscirà a continuare sulla strada dell’aggressione, dell’uno contro uno che è poi quello che serve ai granata per trovare sempre più la fisionomia e l’identità di Juric”.

Il finale di girone d’andata sarà un po’ la chiave di volta per il mercato di gennaio del Torino oppure pensa che come spesso è accaduto negli ultimi anni, a parte lo scorso con gli arrivi di Mandragora e Sanabria, la società granata dopo aver preso Berisha, Brekalo, Pjaca, Pobega, Praet, Warming e Zima in estate non farà nulla?

“Credo che l’andazzo di certe società come il Torino è questo per cui non credo molto nel mercato di gennaio e non mi aspetto tanto. Juric, secondo me, deve lavorare molto sui giocatori che ha a disposizione, come ha fatto in passato con il Verona. Ricordiamoci che Juric a Verona si era molto lamentato della campagna acquisti però dopo era riuscito a tirare fuori molto da quei giocatori. Ho molta fiducia in Juric e, secondo me, è uno degli allenatori sottovalutati. Magari non ha quella grande capacità di presentarsi, non è un grande comunicatore, però, è veramente bravo. Guardo con mota attenzione il lavoro di Juric con il Torino perché mi sembra anche la squadra e il club che possa trovare un feeling maggiore con questo allenatore. Vediamo. Sul mercato di gennaio sono sempre molto restio considerando anche il momento visto che pure gli altri grandi club sono in difficoltà e per questo dico che non mi aspetto tantissimo”.