ESCLUSIVA TG – Novellino: “Il Toro se saprà affrontare la partita potrà mettere in difficoltà il Milan”
Walter Alfredo Novellino è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Novellino da calciatore ha indossato la maglia del Torino prima nelle giovanili e poi in prima squadra nella stagione ‘72-‘73 e successivamente ha vestito quella del Milan dal 1978 al 1982, diventato allenatore lo è stato della squadra granata in due riprese nella stagione 2007-2008 e in quella successiva. Con lui abbiamo parlato della sfida di questa sera fra le sue due ex squadre.
Milan-Torino è una partita interessante anche dal punto di vista della classifica con le squadre separate da quattro punti e rossoneri al quarto posto, mentre i granata sono al sesto. Come vede le due contendenti?
“Il Torino è in ripresa seppur ci sia qualche problematica, ma tutti sono consapevoli della posta in palio. Mazzarri ha recuperato anche tutti gli infortunati e Belotti sta bene, cosa che mi fa piacere perché è un attaccante importante sia per il Toro sia per la Nazionale. Il Milan grazie a Gattuso ha una sua fisionomia e identità, però, ha più di un giocatore infortunato, ma Abate gioca bene anche da centrale difensivo e Higuain pur acciaccato in campo ci va. Sono due squadre alle quali sono affezionato, nel Toro sono cresciuto calcisticamente e l’ho anche allenato e nel Milan ho giocato quattro anni e in più è allenato da Gattuso che causticamente è cresciuto con me negli Allievi del Perugia per cui tengo che entrambe le formazioni facciano bene. Gattuso sta ottenendo grandi risultati dal punto di vista umano, della costruzione del gruppo infatti tutti gli vogliono bene e sono stati costruiti grandissimi rapporti sempre nel rispetto delle regole e, come dicevo, ha dato una fisionomia alla squadra. Sia Milan sia Torino inizialmente hanno avuto qualche difficoltà, ma si stanno riprendendo come dimostra la classifica”.
Il Torino dal punto di vista caratteriale lascia però un po’ a desiderare e in Coppa Italia con il Südtirol, anche se hanno giocato molti di quelli che appartengono alle seconde linee, Mazzarri non ha avuto le risposte che si aspettava. E’ un problema?
“La partita di Coppa Italia va valutata per quella che è, infatti, Mazzarri aveva cambiato molti giocatori rispetto a quelli che utilizza maggiormente in campionato e il Südtirol aveva grande voglia di ben figurare al cospetto di una squadra di serie A e non va scordato che gli altoatesini sono allenati da Paolo Zanetti, un ex del Toro, che si sta mettendo in grande luce fra i giovani allenatori. Al di là di questo, il Toro ha dimostrato di essere una squadra all’altezza di poter raggiungere un traguardo importante, però, dovrà affrontare un Milan che ha sì giocatori infortunati, ma che caratterialmente è forte, quindi, dovrà profondere grande impegno questa sera”.
Il Milan non vorrà lasciarsi sfuggire l’occasione di consolidare il suo posto in classifica e mantenere il Torino e le altre rivali a distanza, quindi, sfrutterà tutti i suoi giocatori migliori per vincere.
“Certamente, Suso è un grande giocatore, ma Mazzarri giocando con cinque uomini a metà campo sicuramente cercherà di dare fastidio allo spagnolo. Il Toro può contare su Belotti e Iago Falque, esterno d’attacco che ritengo fortissimo, e mi piacerebbe vedere anche Zaza, giocatore che non mi dispiace assolutamente. E’ vero che Zaza non è entrato ancora nei meccanismi di gioco, ma non è facile farlo anche per un ottimo giocatore quale lui è. Se il Toro saprà affrontare la partita potrà mettere in difficoltà il Milan, ma allo stesso tempo i rossoneri possono disputare una grande gara poiché hanno un allenatore che tatticamente è molto bravo, quindi, sarà una partita molto difficile per entrambe le squadre”.
C’è il rischio che le squadre finiscano per risultate un po’ chiuse?
“Secondo me, no. Il Milan propone molti giocatori in avanti e il Toro sa difendersi e ripartire e sarà una partita molto equilibrata, ma allo stesso tempo entrambe le squadre giocheranno per vincere e di conseguenza non si chiuderanno”.
Infatti i pareggi servono poco.
“Al di là di questo, Milan e Torino sono squadre che hanno un gioco, stanno crescendo e hanno la loro importanza nel campionato italiano, dove la Juventus è padrona avendo battuto anche l’Inter venerdì sera”.
Che cosa o chi potrebbe spostare l’ago della bilancia in Milan-Torino in favore dell’una o dell’altra squadra?
“Sarà importante l’attacco dello spazio e nel Toro i quinti a centrocampo potranno creare problemi ai rossoneri e nel Milan gli esterni d’attacco Calhanoglu e Suso sono molto bravi e i granata dovranno fare molta attenzione a loro e poi c’è Higuain e con il 4-4-2 si ha un uomo in meno a metà campo rispetto al Torino che utilizza il 3-5-2, ma questo Gattuso lo sa. Come si dice in gergo bisogna fare attenzione a pulire la metà campo e ripartire”.
Sarà anche una partita particolare per tutti perché è appena mancato Gigi Radice che ottenne successi soprattutto da giocatore nel Milan e da allenatore nel Torino facendogli conquistare l’ultimo scudetto. Che ricordo ha di lui?
“Mi spiace tantissimo che sia morto e ne sono molto addolorato. Nel Milan è stato il mio allenatore e alla fine degli allenamenti tante volte capitava che lui crossasse perché era molto bravo a mettere la palla con il mancino e io tiravo in porta per allenare i portieri. Questa sera Milan e Toro dovranno ricordarlo giocando alla perfezione e sono sicuro che da lassù Gigi vedrà la partita con gioia”.
Cambiando argomento e parlando di lei, è facile immaginare che sia più che pronto per tornare ad allenare.
“Ben detto, con tanta volontà ed entusiasmo”.