ESCLUSIVA TG - Nela: “Toro-Genoa? La storia del calcio, mi aspetto una gara spettacolo”

13.04.2014 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
ESCLUSIVA TG - Nela: “Toro-Genoa? La storia del calcio, mi aspetto una gara spettacolo”
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© foto di Andrea Pasquinucci

Sebastiano Nela è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Nela, è un ex calciatore che è stato capace di interpretare il ruolo di terzino giocando sia a sinistra sia a destra, attualmente è commentatore tecnico per Mediaset Premium. Con lui abbiamo parlato di Torino-Genoa.

 

Chi fra Ventura e Gasperini dovrà fare di più i salti mortali per sopperire alle defezioni forzate dovute a infortuni e squalifiche?

“Salti mortali non proprio perché una soluzione la si trova sempre e a questo punto della stagione e visti i punti in classifica speriamo che la partita finisca tre a tre, quattro a tre o tre a quattro, non so chi vincerà, però può essere una partita spettacolo”.

 

Cosa le fa dire che potrà essere una partita spettacolo?

“Perché si affrontano due squadre che hanno contribuito a scrivere la storia del calcio italiano e soprattutto perché Ventura é uno degli allenatori che preferisco come Gasperini, entrambi sono propositivi e non hanno problemi di classifica: ecco perché penso che possa essere una partita divertente”.

 

Il Torino che ha quarantacinque punti e cinque in meno di Inter e Parma può arrivare al sesto posto o si dovrà accontentare di conquistare più punti possibili, ma non può sperare veramente di riuscirci?

“Cinque punti da recuperare non sono tantissimi, quindi c’è la possibilità, così come c’è ancora speranza per tante squadre di conquistare l’accesso all’Europa League. Il Torino deve sperarci, perché no?”.

 

Prima ha detto che Torino e Genoa hanno scritto una parte della storia del calcio italiano, però i due club negli ultimi anni non hanno disputato grandi campionati o raggiunto traguardi importanti. Corsi e ricorsi della storia?

“Lo dicevo per il valore che hanno le due maglie, lasciando perdere quello che è accaduto lo scorso anno o nel più o meno recente passato. Il Genoa è il club più antico d’Italia e il Torino ha una storia meravigliosa, semplicemente questo”.

 

La gara proporrà anche il confronto diretto per le convocazioni per il Mondiale fra Cerci, Immobile e Gilardino. Saranno loro a fare la differenza oggi?

“Durante ogni partita può succedere qualsiasi cosa ed anche che una squadra vinca grazie ad un autogol, però credo che gli attaccanti si giocheranno qualche cosa d’importante. E’ probabile che Cerci, Immobile e Gilardino si giochino una maglia per il Mondiale, e non è affare di poco conto con il Mondiale alle porte e i nomi di questi tre giocatori sono i più chiacchierati. La coppia del Toro ha forse qualche cosa di più ed è per questo che loro potranno essere i protagonisti oggi”.

 

Un giocatore in particolare potrebbe essere tenuto sotto “controllo” nel Torino: El Kaddouri. E’ uno che ha numeri importanti, ma che è anche discontinuo, in ottica futura varrebbe la pena confermarlo o ai granata serve un elemento di maggiore qualità e rendimento?

“La risposta che do vale per tutte le società, siamo quasi a fine stagione e bisogna fare valutazioni sul gruppo e sui singoli quindi decidere chi va confermato e chi no. Anche al Toro questo verrà fatto. El Kaddouri ha delle capacità, però bisogna capire il perché della discontinuità e solo l’allenatore insieme al direttore sportivo possono valutare bene e decidere quello che è meglio fare. Il calcio è pieno di giocatori che hanno talento e grandi prospettive che poi non mantengono per quanto valgono e di anno in anno ogni società decide che cosa fare con questi ragazzi. Il giocatore è di valore, ma credo che sarà l’allenatore a dire l’ultima parola sulla sua conferma o meno”.

 

La classifica attuale rispecchia i reali valori di Torino e Genoa?

“Alla fine sì, Gasperini è arrivato a campionato in corso pertanto subito risultati e gioco, soprattutto quest’ultimo che mancava un po’ alla squadra. Su Ventura si sono spese ormai tutte le parole possibili e immaginabili e tra l’alto il Toro avrebbe potuto avere anche qualche punto in più parlando di partite che sono state tra virgolette sfortunate, senza citare nessuno”.

 

Da intendersi sfortunate per decisioni arbitrali?

“Io non ho detto nulla (ride, ndr), ripeto senza citare nessuno”.

 

In prospettiva futura Torino e Genoa potranno tornare a scrivere pagine importanti della storia del calcio oppure il divario che c’è fra chi ha grandi mezzi economici e chi ha possibilità normali impedisce a società come queste di inserirsi nel giro internazionale?

“Io spero che Torino e Genoa possano entrare nel giro internazionale perché sono un amante del calcio che fu e poi credo che ci siano in tal senso anche degli esempi recentissimi. L’ultimo può essere l’Atletico Madrid che sta facendo un grande lavoro con Simeone anche se la società non ha i mezzi del Real Madrid, del Barcellona, del Chelsea, del Bayern o dei migliori club d’Europa però sta dimostrando di essere una grande squadra. L’Atletico per la bravura dell’allenatore, del direttore sportivo, della proprietà ha dimostrato che anche con mezzi economici normali si possono raggiungere certi traguardi e magari ci fossero una, due o tre squadre come Torino e Genoa che possono inserirsi nella testa della classifica per rendere il nostro campionato ancora più bello e più avvincente con un numero maggiore di squadre che lottano per i traguardi più prestigiosi”.